
Antonio Tajani rinnova il sostegno italiano ed europeo nei confronti di Kiev. Il vicepremier e ministro degli Esteri, al margine degli Stati generali dello sport di Forza Italia alla Camera, ha risposto a chi chiedeva un commento sulle ultime dichiarazioni di Donald Trump secondo cui “forse la pace in Ucraina è impossibile”. Il ministro e leader forzista non ha dubbi: “La pace in Ucraina è certamente difficile, la responsabilità è sempre della Russia di Vladimir Putin. I russi dovrebbero assolutamente capire di aver commesso un grave errore e quindi di cominciare a ragionare e a venire su più miti consigli per raggiungere la pace. Noi siamo dalla parte dell’Ucraina, difendiamo la sua indipendenza e continueremo a sostenerla. Anche se l’obiettivo è quello di raggiungere una pace giusta”.
Intanto, emerge un dato rilevante sul conflitto. L’anno scorso è stato il più sanguinoso per le forze russe dall’inizio della guerra in Ucraina. Almeno 45.287 militari sono stati uccisi. Un numero quasi tre volte superiore a quello del primo anno di invasione e supera significativamente le perdite del 2023. Lo scrive la Bbc il cui servizio russo, in collaborazione con Mediazona e un team di volontari, ha elaborato dati open source di cimiteri russi, memoriali militari e necrologi. Nel 2024 Mosca “ha perso almeno 27 vite per ogni chilometro di territorio ucraino conquistato”, scrive Bbc. Finora, la ricerca ha identificato 106.745 soldati russi uccisi ma “il numero reale è molto più alto”.
Frattanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato ad attaccare pubblicamente il presidente russo. “Senza una maggiore leva, la Russia non intraprenderà passi concreti verso la fine della guerra. Oggi – ha scritto su X – è il 54° giorno che la Russia ignora persino la proposta statunitense di un cessate il fuoco completo. Riteniamo che un cessate il fuoco sia possibile in qualsiasi momento, anche a partire da oggi, e dovrebbe durare almeno 30 giorni per dare una reale possibilità alla diplomazia. Putin è ansioso di mostrare i suoi carri armati alla parata, ma ciò a cui dovrebbe pensare è come porre fine alla sua guerra. Tre cose sono necessarie: sanzioni più severe contro la Russia, un sostegno continuo all’Ucraina e un significativo rafforzamento della cooperazione in materia di difesa in tutta Europa. La Russia deve sapere che gli europei sono in grado di difendersi da soli”, ha aggiunto.
Aggiornato il 05 maggio 2025 alle ore 16:10