30ª Giornata della memoria, Mattarella e Meloni ricordano le vittime di mafia

Sergio Mattarella sottolinea l’impegno dello Stato contro la criminalità organizzata. Il presidente della Repubblica scrive un messaggio in occasione della 30ª Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. “Il 21 marzo – sostiene – rappresenta un giorno solenne di ricordo e di impegno civile per affermare valori essenziali per la salute della nostra comunità. L’impegno quotidiano per la pratica della legalità, la lotta contro tutte le mafie, contro le consorterie criminali che generano violenza e oppressione, contro zone grigie di complicità che ne favoriscono affari e diffusione, vede operare tutti i cittadini che desiderano vivere in una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti”. Mattarella rammenta che “ricorrono trent’anni da quando Libera e altre associazioni hanno intrapreso un percorso importante di sensibilizzazione e mobilitazione civile fino a far sì che una legge dello Stato istituisse la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, per esprimere doverosa solidarietà nei confronti delle vittime innocenti uccise dalla mano mafiosa. Ogni ambito è stato colpito da questo flagello: servitori della Repubblica, donne e uomini che si battevano per migliorare la società, imprenditori e cittadini che hanno respinto il ricatto del crimine, persone semplici finite sotto il tiro degli assassini. I loro nomi sono parte della nostra memoria collettiva, ed è nei loro confronti che si rinnova, anzitutto, l’impegno a combattere le mafie, a partire dalle istituzioni ai luoghi della vita quotidiana, superando rassegnazione e indifferenza, alleate dei violenti e sopraffattori. La mafia può essere vinta. Dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano”.

Anche Giorgia Meloni sui social ricorda la ricorrenza. “Oggi – scrive – è la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, un importante momento di riflessione per tutti noi. L’Italia e le sue istituzioni si inchinano davanti al sacrificio di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata: cittadini onesti, servitori dello Stato, persone innocenti cadute sotto i colpi vigliacchi di un giogo vile e spietato. La premier sottolinea che “le mafie sono un nemico dichiarato della nostra democrazia, un’offesa alla dignità della nazione. Per questo, con assoluta determinazione e fermezza, ribadiamo la nostra condanna a ogni tipo di mafia e ci impegniamo, ogni giorno, a combatterla”. Per la presidente del Consiglio, “onorare il sacrificio delle vittime significa agire per rafforzare la giustizia, garantire sicurezza, difendere la libertà di tutti i cittadini, rifiutare ed estirpare ogni forma di illegalità, violenza e sopraffazione. La loro memoria è, e sempre deve essere, la nostra guida”.

Intanto, in “50mila stanno attraversando le strade di Trapani”. Lo scrive in una nota l’associazione Libera sulla partecipazione alla 30ª Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La Giornata è promossa dall’associazione presieduta da don Luigi Ciotti alla presenza di oltre 500 familiari di vittime innocenti provenienti da tutta Italia. In Piazza Vittorio Emanuele sta avvenendo la lettura dei nomi delle vittime. Prima di salire sul palco, il sacerdote ha detto che “dobbiamo chiedere scusa a questa terra perché siamo arrivati troppo tardi. Dovevamo arrivare molto prima per ricordare le tante vittime innocenti di mafia che ci sono stati in Sicilia. Dobbiamo ricordarli tutti con la stessa forza e con la stessa intensità”. Secondo don Ciotti, “il miglior modo per ricordare le vittime è quello di impegnarci di più tutti ogni giorno. Dobbiamo evitare la retorica della memoria, perché la vera memoria deve tradursi con l’impegno quotidiano”.

Aggiornato il 21 marzo 2025 alle ore 14:05