
Dal 2022 ad oggi, l’Esecutivo di Giorgia Meloni fa la storia. Con 127 settimane di attività, entra ufficialmente nella lista dei cinque governi più longevi della storia repubblicana. Un risultato che la premier ha voluto sottolineare sui social, rivendicando il percorso compiuto dal suo governo in un Paese dove, in 79 anni, si sono alternati ben 68 esecutivi. “Abbiamo risalito 63 posizioni in circa 127 settimane di governo, è un risultato che voglio condividere per ringraziare i tanti cittadini che continuano a sostenerci e che ci danno la forza per andare avanti con determinazione”, ha scritto Meloni, evidenziando un altro aspetto per lei fondamentale: “Dopo due anni e mezzo abbiamo ancora il consenso della maggioranza dei cittadini, cosa non scontata, e la maggioranza è ancora coesa, cosa forse ancora meno scontata”.
Nel suo messaggio, la premier si sofferma su un aspetto centrale della politica italiana: la fragilità degli esecutivi. Lo fa ricordando un dato che emerge dalla storia della Repubblica: “La sala dove mi trovo qui a Palazzo Chigi è quella che raccoglie le immagini di tutti i presidenti del Consiglio d’Italia, pochissimi di questi uomini sono rimasti al governo per più di due anni, nessuno di loro è arrivato alla fine della legislatura con lo stesso governo”. Un’affermazione che mette in evidenza un nodo irrisolto della politica italiana: governi troppo brevi, spesso incapaci di attuare riforme strutturali. “Significa che in Italia i governi si sono succeduti senza avere nella maggior parte dei casi il tempo di portare avanti una qualsiasi strategia definita o concreta e l’Italia l’ha pagato – sottolinea Meloni – perché la stabilità è fondamentale per dare a una Nazione una visione, un’autorevolezza, una centralità internazionale, una politica che costruisca per il futuro invece che limitarsi ad accaparrarsi consenso facile per il presente”.
Per Meloni, il vero obiettivo è garantire all’Italia istituzioni più solide: “Un’Italia più solida ha bisogno di istituzioni stabili e di governi che possano lavorare con il tempo e la forza necessari a dare risposte concrete alla Nazione. Noi intanto andremo avanti con serietà e determinazione perché è quello che gli italiani ci chiedono e soprattutto che gli italiani meritano”.
Il traguardo viene rimarcato anche dal senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, che in una nota sottolinea la portata politica del risultato raggiunto dall’esecutivo: “Raggiungere il quinto posto per durata, con 127 settimane di attività, testimonia la solidità della nostra maggioranza”. Per il senatore, la longevità del governo non è solo un dato statistico, ma il riflesso di una gestione politica che ha mantenuto coesione e consenso: “Questo successo è il frutto del costante impegno nel portare avanti il programma per il quale gli italiani ci hanno dato fiducia, ma è anche un esempio di come, per riformare un Paese, sia necessaria stabilità”. Proprio su questo punto, Calandrini rilancia il tema della riforma istituzionale: “La maggior parte dei governi che si sono succeduti dalla nascita della Repubblica sono durati in carica meno di due anni. Un tempo troppo breve per mettere a terra le riforme di cui una Nazione ha bisogno. È per questo che il governo Meloni continua ad avere l’appoggio dei cittadini; è per questo che appare sempre più necessario approvare la madre di tutte le riforme, quella del premierato che ha come caposaldo proprio la stabilità degli esecutivi”.
Aggiornato il 28 marzo 2025 alle ore 16:49