A scuola di gender: l’indottrinamento a tinte arcobaleno

Strane cose accadono in quel di Buccinasco, comune lombardo di poco meno di trentamila anime della città metropolitana di Milano, dove alcuni esponenti della locale giunta di centrosinistra, con in testa il primo cittadino, il dem Rino Pruiti, mossi dall’irrefrenabile desiderio di diffondere la cultura tra i giovani, si recano presso le istituzioni scolastiche cittadine allo scopo di promuovere tra gli studenti delle scuole elementari la lettura di un libro di Walter Veltroni

In ben due occasioni, nei giorni scorsi, in data 12 e 19 febbraio, il sindaco con in tasca la tessera del Partito democratico, accompagnato dall’assessore alla Cultura Martina Villa, si è premurato di raggiungere i locali istituti scolastici primari per distribuire personalmente (e con tanto di autografo) ai bimbi buccinaschesi delle copie del libro “La più bella del mondo”, una tra le ultime fatiche letterarie dell’ex segretario dem che si propone di spiegare ai giovani i principi fondamentali della Costituzione italiana attraverso dodici racconti, ciascuno dei quali ispirato ad uno dei primi dodici articoli della carta costituzionale. Nel testo in questione, Veltroni, con l’ausilio del costituzionalista Francesco Clementi che ha collaborato con l’ex sindaco di Roma alla stesura del libro, narra le storie di dodici bambini, taluni reali e tali altri frutto della genio creativo dei due autori, con l’intento dichiarato di approfondire alcune tematiche di strettissima attualità quali la pace, l’accoglienza, la dignità o i diritti umani e civili. E fin qui nulla di apparentemente scandaloso. Peccato solo che, a quanto pare, i racconti veltroniani risulterebbero assai poco adatti alla fruizione da parte di un pubblico composto da bambini ancora in tenerissima età. Il motivo? L’orientamento marcatamente “arcobaleno” delle storie narrate nel libro, fatto di ripetuti ed evidenti richiami all’ideologia gender con chiari riferimenti a bimbi desiderosi di indossare tacchi e bimbe lesbiche picchiate perché colte in flagranza.

Tutte storie, quella narrate nel suo libro da Veltroni, che, oltre a non rientrare in alcun modo nell’offerta formativa delle scuole, risultano altresì intrise di contenuti dettati da orientamenti sociopolitici ben definiti atti a promuovere sfacciatamente la causa Lgbt presso le istituzioni scolastiche, peraltro all’insaputa degli inconsapevoli genitori dei giovani discenti. 

Altro che raccontare la Costituzione più bella del mondo a ragazzi e ragazze, come recita fuorviantemente il sottotitolo del libro diffuso sprezzantemente tra i banchi di scuola a Buccinasco. Quello del sindaco dem Pruiti e della sua giunta, con la connivenza o comunque sia con la tacita accettazione delle dirigenze degli istituti in questione, altro non è che l’ennesimo subdolo tentativo di usare l’arma culturale al fine di plasmare ad uso e consumo dell’ideologia delle giovani e malleabili menti, con l’inganno e tra l’inconsapevolezza generale. 

In una sola parola: indottrinamento. Nel caso specifico di Buccinasco: indottrinamento a tinte arcobaleno.

Aggiornato il 26 febbraio 2025 alle ore 12:57