
“Una giornata storica” quella svoltasi lunedì scorso a Roma in occasione del Forum imprenditoriale Italia-Emirati. Ad affermarlo è stata la premier Giorgia Meloni in virtù della volontà di investire 40 miliardi di dollari in Italia da parte degli Emirati Arabi. Sono state firmate oltre 40 intese bilaterali sottolineando come “la cooperazione bilaterale sia ad un livello mai raggiunto prima”, ha commentato il nostro Presidente del Consiglio.
Una notizia riportata da diverse testate nazionali ma che forse non ha avuto il giusto rilievo vista l’importanza strategica che l’Italia si trova ad avere anche per la posizione del nostro Paese tra Mediterraneo e Indo-Pacifico.
Tutto ha avuto inizio durante il G20 a Nuova Delhi nel 2023 quando è stato delineato per la prima volta il protocollo di intesa denominato Imec, ovvero l’India-Middle East-Europe Economic Corridor, un corridoio che collegherà l’India tramite il Medio Oriente e l’Europa tramite l’unione dei porti dell’India agli Emirati per trasferire energia e merci su rotaia fino alla costa sud-est del Mediterraneo. In quell’occasione, Stati Uniti, Unione europea, Francia, Germania, Italia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno sottoscritto questo progetto ambizioso che punta a svilupparsi su due canali principali, il primo ferroviario (tra Europa e Golfo) e il secondo portuale (tra India a Golfo). Una “Via del Cotone” in alternativa alla cinese “Via della Seta”, grazie alla quale le merci provenienti dal sub-continente indiano arriveranno in Europa più velocemente del 40 per cento rispetto al classico passaggio attraverso il Canale di Suez.
Ma non finisce qui. Gli accordi commerciali siglati con gli Emirati Arabi Uniti, durante il Forum svoltosi all’hotel Parco dei Principi di Roma, prevedono investimenti in ambiti strategici quali l’Intelligenza artificiale e la creazione di data center, l’industria avanzata e le nuove tecnologie, le interconnessioni digitali ed energetiche, le tecnologie in ambito subacqueo, i minerali critici e lo spazio.
Aggiornato il 26 febbraio 2025 alle ore 16:19