Il Papa eleva a Venerabile il vice brigadiere Salvo D’Acquisto

“Papà, chi è un eroe?”. La bambina stringe la mano al padre, dinanzi al monumento dedicato ai caduti in guerra.

L’uomo, commosso, guarda la figlia e gli dice: “Amore mio, ti faccio un un esempio luminoso e storico di eroe, il vicebrigadiere dell’Arma dei carabinieri Salvo D’Acquisto, che sacrificò la sua vita per salvarne ventidue”. Era il 23 settembre del 1943 ed a fucilarlo, alla torre di Palidoro, furono militari tedeschi.

Oggi, Papa Francesco, ha definito la pratica per elevare a Venerabile il vicebrigadiere D’Acquisto.

La vicenda è ancora oggi una profonda ferita nella storia d’Italia e di quella dell’Arma, tanto da portare il Comandante, Generale Salvatore Luongo, a rilasciare queste dichiarazioni, gentilmente forniteci dall’ufficio stampa del Comando generale, che riproponiamo integralmente.

“Il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma, a nome suo e di tutti i carabinieri d’Italia, esprime la più sentita gratitudine a Sua Santità Papa Francesco per il Decreto che riconosce l’offerta della vita del Servo di Dio Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, Medaglia d’oro al Valor militare, elevandolo al titolo di Venerabile. Con viva emozione accolgo la notizia del riconoscimento concesso al Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto – dichiara il Comandante Luongo – Salvo D’Acquisto è un esempio luminoso di coraggio, abnegazione e amore per il prossimo, che supera i confini del tempo: un modello di riferimento per tutti i carabinieri e per le future generazioni”. 

Il Comandante generale, inoltre, ringrazia Sua Santità, cui rivolge le sue preghiere affinché trovi conforto e forza in questi giorni delicati, per aver sottolineato, ancora una volta, il significato profondo dell’eredità morale lasciata da Salvo D’Acquisto. “L’Arma dei carabinieri è onorata di custodire e tramandare il suo insegnamento, consapevole che il suo sacrificio raffigura la più alta espressione del nostro giuramento”, ha detto ancora il Generale Luongo. 

Infine, conclude il vertice dell’Arma: “Un commosso pensiero ai familiari di Salvo D’Acquisto, il cui nome è inciso nella storia dell’istituzione e nel cuore degli italiani, e a tutti gli uomini e le donne dell’Arma che ogni giorno, con lo stesso spirito, operano per la sicurezza e la giustizia”.

Aggiornato il 26 febbraio 2025 alle ore 16:14