
Doppio appuntamento alla Camera per le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia Carlo Nordio ed il ministro del Turismo Daniela Santanchè. Le opposizioni sono riuscite a compattarsi per discutere i due casi in questione, ma il voto è previsto solamente per il ministro del Turismo.
Nel caso Nordio – a seguito della liberazione del comandante libico Osama Njeem Almasri, accusato dalla Corte penale internazionale di crimini di guerra e crimini contro l’umanità – la mozione è stata presentata dalla capogruppo del Pd Chiara Braga ed è stata sottoscritta dai capigruppo Riccardo Ricciardi (M5s), Luana Zanella (Avs), Davide Faraone (Iv) e Riccardo Magi (+Europa). Il leader di Azione Carlo Calenda, invece, si è detto più volte contrario alla sfiducia al ministro.
Poche le presenze in Aula che vede, oltre a Nordio, anche il titolare del Viminale Matteo Piantedosi. Iscritti a parlare ci sono solo esponenti delle opposizioni.
Federico Gianassi, deputato del Pd, illustrando la mozione di sfiducia al ministro della Giustizia ha dichiarato: “Lei aveva esigenza che Almasri fosse liberato” e per questo ha determinato “l’umiliazione del nostro Paese. Una vergogna per il nostro paese che si è sempre impegnato nella cooperazione. Per il discredito gettato sul nostro paese, con questa mozione, chiediamo la sua rimozione”.
Luana Zanella ha sostenuto: “Lei ha infranto la legge, ministro, ma chi l’ha obbligata a farlo e che scuse ha addotto?”. “Mi auguro che lei si metta mano sulla coscienza e rassegni le dimissioni”, ha aggiunto Zanella.
Secondo il parlamentare del M5s Federico Cafiero De Raho il ministro Carlo Nordio “non ha osservato la Costituzione, non ha osservato la legge e in Aula ha rivendicato orgogliosamente il mancato rispetto di quella legge. Noi sosteniamo in pieno la sfiducia e chiediamo le sue dimissioni”.
Nel pomeriggio, invece, è arrivata la replica della Santanchè in merito alle vicende legate alle sue società.
La mozione Santanchè è stata presentata dal M5S, con la prima firma dell’ex capogruppo Francesco Silvestri, ed è stata sottoscritta dalle capogruppo del Pd, Chiara Braga, e di Avs, Luana Zanella. All’atto mancano le firme di +Europa e Azione (che avrebbero assicurato il proprio supporto al momento del voto), e di Italia Viva.
Per la terza volta, l’esponente di Fratelli d’Italia, rinviata a giudizio per falso in bilancio nell’inchiesta sulla società Visibilia, ha affrontàto l’aula. Per quanto riguarda, invece, la presunta truffa all’Inps, bisognerà attendere almeno maggio.
“Desidero affrontare con la massima trasparenza le questioni sollevate, ribadendo il mio impegno verso le istituzioni, il mio giuramento prestato nelle mani del Presidente della Repubblica il 22 ottobre del 2022, il rispetto per la magistratura, ma anche per i principi fondamentali del nostro ordinamento. In quest’aula sembra che si possa raccontare la qualunque senza nemmeno approfondire ciò che dovrebbe essere evidente a ogni parlamentare, mi spiace per lei onorevole Ricciardi ma io non mi sento sola, anzi: ringrazio i tanti colleghi che sono con me e non mi sento sola neanche in Italia perché nella battaglia del garantismo ci sono la maggioranza degli italiani”, dice Santanchè nella replica. E aggiunge: “Credo che la gogna mediatica e le paginate sui giornali devastino ancora prima del processo la vita delle persone con cicatrici che non si rimarginano. L’ergastolo mediatico è una condanna che rimarrà tutta la vita da fine pena mai”.
“A breve ci sarà un’altra udienza preliminare. Finora abbiamo solo sentito l’accusa, e in quell’occasione farò una riflessione per poter anche valutare delle mie dimissioni, ma lo farò da sola, con me stessa, senza alcun tipo di pressione, costrizione o ricatto. Lo farò solo nel rispetto del mio presidente del Consiglio, del mio Governo, della mia maggioranza e dell’amore del mio partito, Fratelli d’Italia, dove non vorrei mai diventare un problema ma continuare a essere una risorsa” ha concluso Santanchè.
Aggiornato il 25 febbraio 2025 alle ore 17:17