Il Graffio di Trisolino

La giusta e paradigmatica commemorazione delle foibe ci deve riportare a quell’orgoglio, patrio italiano e italeuropeo, sulla cui spinta valoriale e sul cui ethos dobbiamo ricordare un altro grosso pezzo della nostra civiltà, ossia il rapporto tra riformismo politico popolare e tradizione cristiana a tutela della vita umana, materiale quanto spirituale, quale anticamera del progresso della nostra civiltà.

Non possiamo quindi omettere di tributare una figura schietta ed equilibrata come Don Luigi Sturzo. “L’ambiente di un Paese – scrive Sturzo nel 1945 – è formato dalla lingua, dalla famiglia, dalla scuola, dalla città e regione a cui si appartiene, dal pensiero storico vivificato dalla tradizione e continuità dei legami spirituali col passato”.

Aggiornato il 11 febbraio 2025 alle ore 16:31