Premessa: questo non è un articolo a difesa di Elon Musk, anche perché lo sa fare benissimo da solo.
Questo articolo si vuole concentrare sulle reazioni scomposte e convulse che il patron di Tesla, nonché responsabile insieme a Vivek Ramaswamy del nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa, riesce a scatenare in ogni contesto.
L’ultimo terremoto Elon lo ha provocato con il saluto dal palco della Capital One Arena di Washington: molti lo hanno interpretato come il saluto nazista, fascista e romano. Quel braccio teso ha provocato il panico. E ovviamente il video è subito diventato virale.
Reazioni nazionali ed internazionali indignate, terrorizzate, scandalizzate. Da Olaf Schoz che dal Forum economico di Davos ha tuonato: “Non accettiamo il suo sostegno all’estrema destra”. Alla direttrice della Blue Card, una fondazione che sostiene i sopravvissuti all’Olocausto, Masha Pearl, che ha dichiarato di essere “profondamente turbata” dal gesto: “Elon Musk è stato coinvolto in episodi di antisemitismo in passato. Per questo motivo era chiaramente un simbolo inconfondibile di odio, di violenza, di genocidio”.
In Italia, poi, non solo Pd, Verdi e l’immancabile Anpi si sono buttati a capofitto nella condanna partigiana di Elon, ma si è arrivati persino ad appendere un fantoccio di Musk a testa in giù su un cancello di piazzale Loreto. Questo capolavoro lo si deve al collettivo di studenti “Cambiare rotta” che, su Instagram, ha accompagnato la foto con la frase: “C’è sempre posto a piazzale Loreto, Elon...”.
Che incredibile manifestazione di antifascismo. Che coerenza! Da chi e da cosa questi studenti vorrebbero cambiare rotta? Forse non sanno che la violenza combattuta con la violenza è roba che appartiene al passato (e che ha miseramente fallito). O forse non sapendo cosa sia stato il nazismo ed il fascismo urlano tanto per riempirsi la bocca. Mettendo però in atto quello stesse azioni che criticano a parole.
Da parte sua, Musk ha bollato le polemiche come i soliti trucchetti dei suoi avversari ed in un post su X ha scritto: “L’attacco ‘tutti sono Hitler’ è roba vecchia, devono inventarsi altri giochi sporchi”.
Anche l’Anti-Defamation League (Adl), una Ong internazionale nota per le sue campagne contro l’antisemitismo, in un comunicato pubblicato lunedì scorso ha dichiarato che Musk avrebbe fatto un “gesto maldestro in un momento di entusiasmo, non un saluto nazista”.
Ma questo non conta niente. Conta urlare quanto più forte possibile per cercare di coprire il vuoto assoluto, in termini valoriali e politici, nel quale una buona parte del mondo di sinistra è piombato. Non avendo più presa sugli elettori, giocano la vecchia carta della presa sui media.
Viene da chiedersi come mai continuino a perdere alle elezioni… Potrebbe essere perché si comportano da fantocci?
Aggiornato il 22 gennaio 2025 alle ore 16:55