Come ogni anno dal 2000 l’associazione Amici del Garofano rosso e la Fondazione Craxi si ritrovano ad Hammamet il 19 gennaio per ricordare, nel 25° anno della sua scomparsa un uomo, un politico, uno statista che ha subito, in uno Stato democratico una grave ingiustizia. Parliamo di Bettino Craxi, il segretario del Psi e presidente del Consiglio, che in un momento di grave crisi economica ha saputo risollevare le sorti del Paese dandogli un prestigio internazionale e ottenendo la tripla A dalle agenzie di Rating e facendo dell’Italia la quinta potenza mondiale superando l’Inghilterra. Anche quest’anno, più di un centinaio di italiani andranno ad Hammamet per ricordare e portare un garofano sulla tomba di Bettino Craxi. Ricordare non solo per la storia – affinché non prevalga la Damnatio memoriae – ma per reclamare ancora nel nostro Paese la verità, e dunque la giustizia, sul caso Craxi, ma in generale sulla falsa rivoluzione chiamata eufemisticamente “Mani pulite”.
Molti, strumentalmente, in mala fede o per ignoranza politica e democratica credono che coloro che ancora chiedono giustizia per Craxi siano motivati dal rancore e non comprendono che senza verità non c’è giustizia e senza giustizia non c’è democrazia. La stessa diaspora che ha colpito i socialisti dopo i fatti di “Mani pulite” ha più letture, la più stupida data per opportunismo o malafede è quella secondo cui i socialisti non possono schierarsi con la destra. A destra di chi? Cosa è la destra? Già per i comunisti, i socialisti non erano abbastanza di sinistra perché formavano i governi con la Democrazia cristiana e, per questo, erano di destra. Senza voler arrivare ai primi del Novecento dove anche il caro Giacomo Matteotti era considerato un socialfascista.
La bolla ideologica comunista ancora continua perché, nonostante la scomparsa dell’Unione Sovietica, culturalmente è attuale e nella sua continua evoluzione o involuzione, e oggi si appropria in modo camaleontico del termine “Sinistra” realizzando un doppio risultato: senza bisogno di cambiare cultura e dunque rimanendo ideologicamente comunisti, ovviamente non ortodossi, cambiano solo il nome; e pur dichiarandosi “Sinistra”, manipolano il senso della parola, perché non esprimono valori su cui confrontare le loro scelte, scambiando abilmente la giustizia sociale con i diritti civili, certamente importanti e inclusivi, ma non inclusivi come la giustizia sociale. Inoltre, questo proclamarsi “Sinistra” in senso ideologico, tende alla polarizzazione del sistema politico, utile per eliminare concorrenti, come dire che la realtà è divisa in due: il bianco o il nero, volendo o cercando di abolire l’arcobaleno (leggi quelli che vengono chiamati “cespugli” che sono percepiti come disturbanti ma utili idioti per vincere). Il polarizzare è figlio del manicheismo che trasforma il confronto politico e la cultura politica in infantilismo o tifoseria e contiene in sé il germe dell’autoritarismo, ma garantisce rendite di posizioni elettorali dai ceti più ignoranti in senso etimologico. Anche l’utilizzo dell’antifascismo come collante di una presunta “Sinistra” è demenziale e antistorico e nasconde il vuoto politico. Con la polarizzazione si uccide il riformismo che è presente in entrambi gli schieramenti, ma diviso è ininfluente. Cosa c’entra tutto questo con l’andare ad Hammamet e ricordare Bettino Craxi?
Egli è stato il capro espiatorio per realizzare un Golpe post moderno per eliminare una classe politica che non si sarebbe mai immolata al Dio denaro come fine, totem della finanza speculativa angloamericana e non solo, alla quale si sono venduti o forse piegati per sopravvivenza politica coloro i quali oggi si autodefiniscono “Sinistra”. Il paradigma destra-sinistra, dunque, è vecchio, fuorviante ed è utile per manipolare il popolo con la complicità dei media per nascondere la bolla autoritaria della finanza affinché si litighi tra destra e sinistra senza toccare i loro infami interessi. Il problema non è il capitalismo in sé, ma quello finanziario. Non si chiede nessuna abiura ma solo la verità perché solo con essa è possibile realizzare un partito socialista riformista come è in tutta Europa, perché la “Sinistra” o è Socialista non è. Hammamet dunque, non è un pellegrinaggio o un incontro di reduci, ma vuole essere la testimonianza di chi non si piega all’abbrutimento della nostra società e dell’Europa, di coloro che credono che una società migliore è possibile, che l’esperienza del Governo Craxi e i suoi insegnamenti sono ancora una prospettiva per migliorare il Paese.
Dall’abolizione del debito pubblico ai Paesi poveri, agli Stati Uniti d’Europa per avere un ruolo attivo nella globalizzazione e ritornare a essere un popolo trai popoli sovrani, combattere la speculazione finanziaria che determina inflazione e dunque impoverimento dei ceti medi e proletari. Essere ancora oggi socialisti e craxiani vuol dire lottare per un mondo più giusto che ponga l’essere umano al centro della sua strategia. Come la data del 25 aprile, i 25 anni che ricorrono quest’anno rappresentano per noi la Resistenza in difesa della verità, senza verità non si costruisce un futuro democratico, libero dai condizionamenti e dai veleni che hanno intossicato e continuano a intossicare la Seconda Repubblica. Da qui la necessità di una Commissione d’inchiesta parlamentare per ristabilire la verità e fare giustizia.
Aggiornato il 16 gennaio 2025 alle ore 11:56