Terzo mandato, Zaia: “Anche nelle Regioni i cittadini scelgano chi governa”

La disputa sul terzo mandato infiamma il dibattito nel centrodestra. Come scrive il Corriere della Sera, il Consiglio dei ministri dovrebbe impugnare alla Consulta, entro il 10 gennaio, la legge con la quale il governatore Vincenzo De Luca estende la possibilità di candidarsi per un terzo mandato alla presidenza della Regione Campania. Fratelli d’Italia e Forza Italia sono nettamente contrari al superamento dei due mandati. Ma la vicenda politica di De Luca si intreccia con quella di Luca Zaia. Il fatto è evidente: impugnare la legge suona un altolà alle aspirazioni sul terzo mandato (anche se sarebbe il quarto).

“Non spreco 10 mesi a fare dibattiti politici. Capisco tutte le aspirazioni, ma avverto anche che a volte cambiare solo per cambiare non assicura il consenso. Ripeto: la gente dovrebbe poter decidere a chi dare fiducia”. Lo spiega, in un’intervista al Corriere, il presidente della Regione Veneto in merito alle mire di Fratelli d’Italia, che vorrebbe esprimere il candidato governatore alle prossime Regionali. Rispetto alla possibilità di correre per l’ennesimo mandato “vedremo quello che accadrà. Confido nella Consulta”, prosegue. “Prima o poi qualcuno dovrà dire una parola chiara su questo tema: è giusto o no che i cittadini possano votare quante volte vogliono per tutte le cariche tranne che per quelle dei sindaci di grandi città e dei presidenti di Regione?”. Secondo Zaia “questo Governo e il Paese devono decidere una volta per tutte se vogliono interpretare il contratto sociale di Jean-Jacques Rousseau, per cui il cittadino ti toglie la delega quando non si fida più di te. Oppure se gli italiani vanno considerati come comparse, non come protagonisti, nella scelta delle istituzioni pubbliche. Chi parla di possibili centri di potere, se non ci sono limiti ai mandati, dà degli idioti ai cittadini”. C’è l’ipotesi che la Lega possa correre in solitaria alle regionali. “Sono tutte ipotesi, vediamo che succederà in 10 mesi. Spostare pedine non è un gioco a rischio zero. Scelgano i cittadini da chi farsi governare. C’è chi torna a casa dopo un solo mandato”.

Gian Marco Centinaio non vede “perché un cittadino italiano non possa ricandidarsi per la terza volta a fare il presidente della Regione”. Lo sostiene in un’intervista a La Stampa il senatore della Lega e vicepresidente del Senato. “Quello che stiamo dicendo da tempo, ma che forse i colleghi di maggioranza non hanno capito, dal momento che non hanno presidenti di Regione con più mandati alle spalle, è che il terzo mandato non è né per De Luca, né per Zaia, né, in futuro, per Attilio Fontana o Massimiliano Fedriga. Stiamo parlando di permettere ai cittadini italiani di potersi candidare e agli elettori di poter scegliere”. Secondo Centinaio, c’è un motivo politico dietro alla decisione di Giorgia Meloni di dire no al terzo mandato. “A mio parere è solamente quello il motivo. In questo momento nel centrosinistra c’è un presidente che si chiama De Luca al quale non si vuole consentire un altro mandato. E nel centrodestra c’è un dibattito aperto sul Veneto: non si vuole permettere a Zaia di decidere se candidarsi per un altro mandato o no. C’è un’ambizione politica, è evidente, diversi colleghi di Fratelli d’Italia l’hanno detto chiaramente. Nel momento in cui si toglie a Zaia la possibilità di ricandidarsi, c’è l’ambizione a candidare uno di loro”. La Lega ha accettato il no al terzo mandato di Meloni. “Mi pare logico che non fai cadere un Governo per una questione come questa, ma spero che almeno ci sia un dibattito in consiglio dei ministri”.

Aggiornato il 07 gennaio 2025 alle ore 16:29