Lega, il congresso di febbraio sarà “programmatico”

Nonostante le tensioni crescenti nella Lega, il congresso del partito sarà “programmatico”. L’evento, che dovrebbe svolgersi entro febbraio, servirà a Matteo Salvini per blindare la sua leadership. In ogni caso, non si voterà sul segretario, in carica da 11 anni con un solo voto assembleare nel 2017, contro Gianni Fava. Ieri, in una diretta sui social, Salvini ha ammesso che per il Carroccio “si è chiuso un 2024 complicato ma alla fine bello, di crescita, serenità e compattezza, con gli iscritti che crescono dal Veneto alla Sicilia, con il numero di sindaci e amministratori che cresce dalla Lombardia al Lazio. Solo in Sicilia, ho fatto una call poco fa, siamo a più di 400 amministratori locali, e come Lega quasi 500 sindaci in Italia, più di 200 in Lombardia, più di 100 in Veneto, quindi bene. La Lega – ha continuato – è un modo di vivere, di essere, di pensare, non è solo un partito. Sicuramente con tanti avversari, con qualche nemico, soprattutto nelle stanze che contano. Abbiamo contro quasi tutti i giornali e le televisioni, buona parte dei sindacati, alcuni magistrati, e parecchi di quelli con i quattrini, in Italia e nel mondo, penso a George Soros, che vorrebbero cancellare la Lega dalla faccia della Terra. Ma andiamo avanti in direzione ostinata e contraria, come cantava il buon Fabrizio De Andrè, con i risultati al centro: lavoro, stipendi, pensioni, scuola e sanità le priorità, e poi per quello che mi riguarda, infrastrutture”.

Frattanto, dopo la sentenza Open Arms, Salvini continua a non far cadere la suggestione di un suo ritorno al Ministero dell’Interno. “Salvini al Viminale? Non è mio compito fare valutazioni sulla composizione del Governo o sulla necessità di apportare cambiamenti nei ministeri”. È questa la posizione espressa dal presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, nel corso di in un’intervista alla Stampa. “Chiariamo – sottolinea – Salvini al Ministero dell’Interno ha ottenuto risultati importanti, i numeri sono lì a testimoniarlo, e ha mantenuto gli impegni presi con gli elettori. Ma credo che Matteo Piantedosi stia facendo un ottimo lavoro e che, al momento, il Viminale sia in buone mani”. Per Mattarella sono patrioti i migranti che lavorano e vivono in Italia: “Abbiamo sempre detto – risponde – che chi è qui regolarmente e con il suo lavoro contribuisce alla ricchezza del nostro Paese rappresenta un valore aggiunto. L’Ucraina? Tutti vogliamo la pace, ma io credo in una pace giusta, che non può essere una resa all’aggressore. Penso che dire non spendiamo più in armi, come fanno i 5 stelle, sia solo propaganda e che dirsi pacifisti a prescindere non porti da nessuna parte, certo non a una pace vera”.

Secondo Fedriga, il “Nord non può essere visto come avulso dal Paese. Io credo che sia possibile far crescere il Nord e il Sud insieme. Anzi, che il nostro buon Governo nelle Regioni del Nord sia un modello da proporre al resto del Paese”. Il referendum sull’autonomia, dice poi, “mi auguro che non si faccia, perché sarebbe uno scontro lacerante, peraltro basato su una totale falsità, cioè che l’autonomia divide il Paese. Potrebbe essere superato dalle modifiche alla legge. Ovviamente non possiamo pensare di devastare la riforma pur di evitare il referendum, spero si trovi un punto di equilibrio”. Fedriga si attende anche il possibile ricorso del Governo sulla delibera della Regione Campania, che apre alla ricandidatura di Vincenzo De Luca: “Spero che il Governo non impugni quella norma, perché io sono favorevolissimo alla possibilità di un terzo mandato per i presidenti di Regione e i sindaci”.

Aggiornato il 02 gennaio 2025 alle ore 16:34