Francesco Lollobrigida tranquillizza la Coldiretti. Seppure l’accordo di libero scambio Ue-Mercosur sia considerato dall’associazione di categoria potenzialmente devastante per il mercato agricolo continentale, il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste la ritiene “come una potenziale buona carta per le economie europee”. Lollobrigida, impegnato in una missione internazionale di promozione del made in Italy insieme alla Amerigo Vespucci, invia un videomessaggio all’Assemblea nazionale della Coldiretti a Roma. “Crediamo nei trattati internazionali – afferma – purché vengano rispettati gli interessi dei nostri mondi produttivi a partire dal settore primario”. Rispetto al Mercosur, “tutti i settori devono vederne un vantaggio. Non si può sacrificare il mondo agricolo, il mondo dell’allevamento, mettendo in condizione solo alcuni altri settori di averne un vantaggio. Bisogna lavorare perché ci sia reciprocità nelle regole: quello che viene imposto ai nostri agricoltori deve essere imposto anche a quelli che vogliono importare prodotti sul territorio europeo altrimenti noi sovraccarichiamo di costi di produzione i nostri e ovviamente non potranno mai tenere il prezzo che invece diventa più basso e leggero perché le regole così costose e imposte ai nostri agricoltori non vengono rispettate dall’altra parte del mare”.
È su questo, ha aggiunto il ministro, “che stiamo lavorando in un dialogo più sereno con l’Unione europea che ci ha visti rafforzati perché Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo, coordina alcuni commissari strategici che rispondono a persone e a logiche ben diverse da quelle del passato. Dai primi approcci non sembrano ostaggi delle burocrazie, di gente che trova l’unica ragione di esistenza nell’aggiungere regole a regole per consolidare il proprio potere autoreferenziale”. I commissari Costas Kadis e Christophe Hansen, “sono persone con i quali abbiamo instaurato un dialogo” e già “ottenuto dei risultati”. La trattativa sul pesce è simbolica: per la prima volta l’Italia riesce a essere immune da ulteriori tagli dello sforzo di pesca che hanno piegato le nostre marinerie con una riduzione negli ultimi dieci anni del 23 per cento e del 50 per cento negli ultimi trent’anni”. E sulla sovranità alimentare: “Oggi non se ne parla più come una scelta italiana o di poche altre nazioni del mondo, se ne parla come scelta strategica per l’Europa”.
Intanto, come sottolinea in una nota Marco Cerreto, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo nella Commissione Agricoltura, è stata “raggiunta l’intesa nella Conferenza Stato-Regioni, che destina 112,2 milioni di euro alle imprese agricole del Mezzogiorno danneggiate dalla siccità del 2024. Queste sono da sommarsi, come detto dal ministro Lollobrigida, ai 15 milioni di euro già stanziati in precedenza nel decreto Agricoltura per le aziende siciliane che hanno subito danni per la siccità. L’approvazione del decreto, quindi, destina in totale 127 milioni di euro. L’iniziativa, che riguarda una superficie agricola di circa 800 mila ettari, servirà a tutti gli imprenditori agricoli per limitare i danni della scorsa stagione e consentir loro di continuare con il proprio lavoro, che è un asset strategico della nazione. Il Governo Meloni, con questo atto, ha ribadito l’impegno verso il settore primario, dimostrando supporto continuo agli agricoltori”.
Aggiornato il 19 dicembre 2024 alle ore 13:53