Atreju, Arianna Meloni: “Fratelli d’Italia è una comunità aperta”

“Il nostro non è il partito dei parenti”. Arianna Meloni lo rivendica con orgoglio. “Siamo una comunità aperta, in cammino, come dimostra Atreju (la festa politica di Fratelli d’Italia, ndr)”. A dirlo al Messaggero è la sorella della premier al vertice del partito. “Questa storia che dietro Giorgia ci sono solo io, o il cognato – sostiene – francamente dà un’immagine molto riduttiva di FdI. Gli uomini e le donne dietro Giorgia sono tantissimi. Ridurre questa comunità politica al familismo mi sembra scorretto. E poi i rapporti umani non sono una novità di Fratelli d’Italia, ci sono partiti che in Parlamento hanno coppie di deputati”. La sorella afferma che la premier farà da tramite tra Donald Trump e l’Ue: “Credo di sì, credo che ci sia una grande attenzione da parte di Trump, come anche di presidenti di sinistra come Ursula von der Leyen, verso le proposte e la preparazione di una leader come Giorgia, verso chi ha una sua identità e non deve fare la majorette dell’uno o dell’altra”. E in un’intervista al Fatto Quotidiano Arianna Meloni assicura: “Il Governo dura fino al 2027. Guardo giorno per giorno e ci sono tante cose ancora da fare. E la migliore conferma arriva dagli elettori: dopo due anni di Governo, il partito è al 30 per cento. Questo significa che le nostre politiche sono buone, l’Italia è ripartita e abbiamo dato alle persone un progetto e una visione che stiamo portando avanti”.

Intanto, Fabio Rampelli definisce Atreju “una festa meravigliosa”. Il vicepresidente della Camera ed esponente di spicco di FdI è protagonista di un incontro nel corso della manifestazione politica al Circo Massimo. “Ricordo a tutti noi – afferma – che questo è davvero un percorso magnetico che ha accompagnato non solo la crescita dal punto di vista numerico ma anche la crescita dal punto di vista culturale e sostanziale della destra italiana. Fino a riuscire a portarla in vetta. Abbiamo vinto? Beh, diciamo che ci siamo presi delle soddisfazioni importanti. La vittoria sarà quella di restare con onore e con orgoglio in vetta al servizio degli italiani, finché l’Italia non sarà messa nelle condizioni di rinascere. Fino alla vittoria!”. Rampelli cura il panel “Unità e coesione, il partito che rafforza borghi e identità”. L’incontro si è aperto con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, cantato dalla folta platea di militanti che affollano la sala Marco Polo al villaggio del Circo Massimo. Dal palco, anche un ringraziamento a Gioventù nazionale, seguito da un lungo applauso.

Aggiornato il 11 dicembre 2024 alle ore 16:27