In maniera esemplificativa e non certo esaustiva, per la complessità del presente tema, desideriamo introdurre una riflessione su taluni dati afferenti all’attraversamento delle frontiere europee operato da migranti che, a vario titolo e motivazione, assiduamente le valicano in maniera irregolare. A tal fine ricordiamo che Frontex, è stata istituita nel 2004 per armonizzare ed integrare la cooperazione tra gli Stati membri dell’Ue sia per la gestione delle frontiere esterne sia per l’attività di contrasto al il crimine transfrontaliero. L’Agenzia svolge un ruolo cruciale nell’assicurare il mantenimento della sicurezza e dell’ordine alle frontiere dell’Unione europea, contribuendo a garantire la libera circolazione delle persone e delle merci.
Gli obiettivi principali di Frontex includono:
1) Sostegno a più livelli in favore degli Stati membri: fornire assistenza tecnica e operativa agli Stati membri nella gestione delle frontiere esterne;
2) Operazioni di sorveglianza: condurre operazioni di sorveglianza e controllo delle frontiere per prevenire e reprimere il traffico illegale;
3) Formazione e sviluppo: offrire programmi di formazione per i funzionari delle frontiere e promuovere lo sviluppo di competenze specialistiche;
4) Ricerca e innovazione: promuovere la ricerca e l'innovazione per migliorare le tecnologie e le metodologie di gestione delle frontiere.
Frontex risulta essere composta da diverse unità operative, tra cui:
A) Unità di sorveglianza delle frontiere: Responsabile delle operazioni di sorveglianza e controllo;
B) Unità di documentazione avanzata: specializzata nella verifica dei documenti di viaggio;
C) Unità di ricerca e innovazione: concentrata sullo sviluppo di nuove tecnologie e metodologie per la gestione delle frontiere.
OBIETTIVI E RISULTATI
In qUesti ultimi anni, significativamente Frontex ha contribuito alla riduzione dei crossings irregolari alle frontiere dell’Ue, infatti si è avuta una evidente diminuzione del circa 43 per cento nei primi dieci mesi del 2024. L’Agenzia in tale periodo è riuscita a svolgere un ruolo chiave nelle operazioni di controllo e contrasto di migrazione marittima irregolare e nella lotta contro il crimine transfrontaliero.
Frontex è stata considerata, ed oggi maggiormente continua a esserlo, un partner essenziale per gli Stati membri dell'Ue nella gestione delle frontiere esterne, dal momento che ne garantisce nel miglior modo possibile l'intangibilità correlativamente assicurando la protezione dei cittadini europei. Quanto sopra premesso ha un suo incipit in recenti riflessioni afferenti ai dati forniti dall’Agenzia Frontex per l’anno 2024. Si rileva dal sito di Frontex e dai dati comunicati dall’Ansa che gli arrivi di migranti dal Mediterraneo centrale sono diminuiti del 62 per cento. Gli attraversamenti irregolari delle frontiere esterne dell'Unione europea sono diminuiti del 43 per cento nei primi 10 mesi del 2024, attestandosi a 191.900, e ciò a causa di cali significativi sulle rotte migratorie del Mediterraneo centrale (-62 per cento) e dei Balcani occidentali (-80 per cento). Questo è quanto comunica Frontex in base ai dati preliminari raccolti. Il confine terrestre orientale ha registrato i maggiori incrementi del 195 per cento circa. Secondo Frontex le principali nazionalità dei migranti irregolari quest’anno risulterebbero essere prevalente siriani, maliani ed immigrati di varie etnie limitrofe.
L’attraversamento dei confini marittimi attraverso la rotta del Mediterraneo centrale ha manifestato in questo ultimo anno il suo forte trend discendente anche in relazione alla attività delle autorità tunisine e libiche per combattere i gruppi di trafficanti. Complessivamente gli arrivi su questa rotta è diminuito circa del 62 per cento tra gennaio e ottobre, con 55.227 arrivi. Trend negativo si rileva registrato dalla rotta del Mediterraneo orientale che ha continuato invece a crescere, con un aumento del 14 per cento in dieci mesi, portando il totale a 54.989 passaggi. A ottobre, questa è stata la rotta più trafficata in termini di arrivi in Europa, con 7.300 rilevamenti. Per cui, complessivamente, il numero di attraversamenti irregolari della frontiera sulla rotta dell'Africa occidentale è rimasto elevato nel periodo gennaio-ottobre, raggiungendo oltre 34.091 rilevamenti. I confini terrestri orientali hanno registrato un aumento del 195 per cento circa, raggiungendo 15.234 arrivi quest’anno. Sulla rotta della Manica tra gennaio e ottobre i rilevamenti sono aumentati del 5 per cento, raggiungendo le 57.162 persone. I migranti irregolari diretti nel Regno Unito vi arrivano principalmente attraverso i Balcani occidentali, le rotte del Mediterraneo centrale e occidentale, ma anche attraverso la Bielorussia.
Sinteticamente, dalla lettura dei predetti dati e di quelli poi pubblicati il 15 ottobre 2024, si può desumere un quadro complessivo offerto da Frontex da cui si evince sostanzialmente che nei primi nove mesi di quest'anno il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere dell'Unione europea è diminuito del 42 per cento, attestandosi a 166mila unità. I cali più significativi degli attraversamenti irregolari sono stati osservati e segnalati sulle rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo centrale, con una diminuzione rispettivamente del 79 per cento e del 64 per cento. Al contrario, il confine terrestre orientale e la rotta dell'Africa occidentale hanno registrato gli aumenti più elevati, rispettivamente del 192 per cento e del 100 per cento. Complessivamente, i risultati di tal genere consentono di evidenziare positivamente, e con prudenza, che la struttura organizzativa dell’Agenzia, con l’attuale organigramma a disposizione e con i mezzi di cui oggi è dotata, riesce a raggiungere i risultati positivi come sopra rappresentati relativamente al contrasto ed alla gestione della immigrazione irregolare. Tali dati positivi segnalano l’efficienza professionale dell’organico di cui oggi è dotata Frontex e l’ottimizzazione al massimo dell’impiego dei mezzi di cui oggi l’Agenzia è dotata. Su questo aspetto ovviamente nulla vi è da eccepire.
Una responsabile riflessione riteniamo di sottoporla alla attenzione di chi è deputato a incidere su tale problematica e articolata materia affinché sia evidente la necessità di mantenere alta l’attenzione e contenere al minimo i tempi per procedere al rafforzamento ed al potenziamento, nelle sue varie ed essenziali professionalità di Frontex. È di tutta evidenza la necessaria detta attività finalizzata alla dotazione adeguata di uomini e mezzi per contrastare un fenomeno la cui consistenza e complessità è oggi di particolare preoccupazione. Infatti l’instabile quadro di relazioni internazionali, causati dalla criticità degli assetti politici di vaste aree geografiche, costituisce sicuramente incremento della l’immigrazione clandestina. Mentre scriviamo si registra la seria disarticolazione degli assetti istituzionali siriani, certamente foriera di grave instabilità politica e sociale nell’area del Medio e vicino Oriente. Alla luce di quanto affermato è possibile immaginare che le pressioni migratorie verso l’Europa dovrebbero aumentare nel prossimo futuro, per cui è necessario ritenere che correlativamente la criminalità transfrontaliera possa dare corso a nuove tecniche avvalendosi anche della instabilità geopolitica nei Paesi di vicinato dell'Ue.
Per tal motivo è certamente necessario dotarsi di una gestione rafforzata delle frontiere. In ultimo riteniamo utile condividere una riflessione secondo cui la riduzione del 62 per cento negli arrivi di migranti attraverso il Mediterraneo centrale siano il risultato di una combinazione di fattori e strategie. Si ha motivo di ritenere che le complesse attività operative e le attività di analisi e di ricerca dati possano così sinteticamente essere rappresentate:
1) Collaborazione internazionale: Frontex ha cooperato con le autorità tunisine e libiche per combattere i gruppi di trafficanti di migranti. Detta collaborazione ha portato a operazioni congiunte che hanno ridotto significativamente il numero di tentativi di attraversamento irregolare;
2) Misure di sicurezza integrate e rafforzate: L'Agenzia ha implementato misure di sicurezza sempre più rigide lungo le rotte migratorie, utilizzando tecnologie avanzate di sorveglianza e pattugliamento. QUeste misure di deterrenza hanno frustrato i tentativi di attraversamento irregolare e hanno aumentato la sicurezza delle frontiere;
3) Interventi preventivi: Frontex ha adottato un approccio proattivo, concentrandosi su interventi preventivi per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare. QUesto include la cooperazione con le comunità locali e il supporto ai programmi di sviluppo economico e sociale nei paesi di origine dei migranti;
4) Supporto alle autorità nazionali: L'Agenzia ha fornito supporto tecnico e operativo alle autorità nazionali degli Stati membri dell'Ue, migliorando la loro capacità di gestire le frontiere e di rispondere rapidamente alle situazioni di crisi.
In uno scenario così complesso e articolato una ulteriore riflessione necessariamente dovrà esser fatta per meglio valorizzare i risultati dell’attività di ricerca e di analisi dei dati informativi acquisiti da Frontex, nella certezza che in tale ambito la stessa abbia svolto e svolgerà sicuramente un ruolo cruciale per continuare ad annoverare qUei risultati positivi necessari ad incidere in maniera significativa su un numero sempre più decrescente di arrivi di migranti irregolari attraverso il Mediterraneo centrale. Su tale attività potremmo, in un momento successivo, provare a immaginare metodologicamente quali specifiche professionalità potrebbero avere contribuito a conseguire i risultati più sopra riportati.
(*) Avvocato
Aggiornato il 10 dicembre 2024 alle ore 10:26