Autonomia, Zaia: “È il pilastro e banco di prova alleanza”

Secondo Luca Zaia l’autonomia è test decisivo per il Governo di centrodestra. “La Consulta – sottolinea – non ha bloccato la legge, ma purtroppo siamo nel Paese dove la più grande abilità è la mistificazione. La Corte ha sancito che nel momento dell’intesa è necessario coinvolgere il Parlamento e che non si deve procedere per blocchi di materie”. Così in un’intervista alla Stampa il governatore leghista del Veneto. “È la prova – aggiunge – che siamo sulla buona strada anche perché affronta il tema dei Lep che questo Governo ha introdotto obbligatoriamente e che sono un fatto di civiltà”. “È il vero banco di prova della maggioranza”, dice ancora. “L’autonomia è uno dei pilastri sui quali si basa il rapporto tra alleati. Non è un’invenzione del momento è nel programma di Governo. Se questo è già un Paese a due velocità non lo è per colpa dell’autonomia. Questa doppia velocità è figlia di una situazione centralista che non ha funzionato. Ora ci vuole una scelta di responsabilità”.

Alla luce dei recenti risultati elettorali, gli viene chiesto, crede che la Lega abbia la forza per imporsi? “La Lega ha la credibilità per farlo perché è la portabandiera di una riforma che fa bene a tutto il Paese. La Lega è la Lega, punto e basta. Ho visto momenti migliori e ho vissuto momenti peggiori. Ogni elezione ha una storia a sé e ogni elezione è un momento di riflessione per continuare a crescere, costruire e progettare”. L’Italia e i sindacati, nel frattempo, sono tornati in piazza contro il Governo e la Manovra economica: “La protesta è il sale della democrazia. Certo, lo è nella misura in cui rispetta le libertà altrui e il manifestare non deraglia in atti violenti. Dopodiché, io che ho fatto parte anche dell’ultimo Governo Berlusconi, osservo una sproporzione di proteste di piazza quando alla guida del Paese ci sono governi guidati dal centrodestra. E non penso che questo sia riconducibile alla capacità di guida del Governo”.

Di tutt’altro avviso Maurizio Landini. Secondo il segretario della Cgil, “c’è un messaggio molto forte, che è quello di fare sistema, cosa che non si sta facendo, e contrastare la legge sull’autonomia differenziata che pensiamo sia una strada che porta a sbattere tutto il nostro Paese e a non affrontare i problemi che abbiamo”.  Lo ha detto a Lecce Maurizio Landini, a margine delle celebrazioni per gli 80 anni della Camera del lavoro.  “Gli investimenti e il creare lavoro – prosegue – sono anche la condizione per impedire quello che purtroppo da troppi anni sta succedendo e cioè che c’è un numero sempre più alto di giovani, laureati e diplomati, che se ne va via dal nostro Paese. Noi siamo un Paese che sta invecchiando e abbiamo bisogno non solo di avere persone anche da altre parti del mondo che vengano da noi, ma di valorizzare fino in fondo le intelligenze che abbiamo e invece le stiamo disperdendo”. Per Landini, “c’è il problema del lavoro, c’è il problema delle infrastrutture e c’è la necessità di dare vera attuazione al Pnrr per rilanciare con forza gli investimenti”.

Aggiornato il 02 dicembre 2024 alle ore 17:01