Il Parlamento unanime vota la legge contro la pirateria

Il fenomeno della pirateria online si sta espandendo in misura preoccupante. A fine 2023 le visioni illecite avevano raggiunto quasi 400 milioni di utenti. Secondo gli ultimi dati dell’associazione Fapav il contenuto più gettonato restano i film, seguito dagli avvenimenti sportivi aumentati del 26 per cento. Questa attività illegale danneggia l’industria creativa e sportiva, distruggendo migliaia di posti di lavoro e alimentando la criminalità organizzata. Contrastarla allora efficacemente significa affermare la legalità a tutela di tutti coloro che fruiscono legittimamente dei contenuti prodotti dalle aziende del settore. Il Parlamento ha deciso di intervenire e per la prima volta sia in Senato che alla Camera tutti i gruppi hanno votato a favore della legge antipirateria che prevede un intervento della Autorità di garanzia Agcom, la quale potrà ordinare ai prestatori di servizi di “disabilitare l’accesso” a contenuti diffusi abusivamente mediante il blocco della risoluzione Dns dei nomi di dominio e il blocco dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi Ip destinati ad attività illecite. L’oscuramento dei siti potrà avvenire entro 30 minuti dalla denuncia dell’illecito. L’obiettivo è quello di indurre le società di telecomunicazioni ad agire con tempestività.

Ed è previsto un inasprimento delle sanzioni con condanne fino a 3 anni per chi trasmette i contenuti in maniera illegale e 5mila euro per chi ne usufruisce. I commenti sono positivi perché si tratta di un passo decisivo per contrastare un fenomeno dannoso, mettendo in sicurezza i dati di milioni di cittadini. La misura adottata (il senatore Claudio Lotito ha rinunciato ad alcuni emendamenti che avrebbero fatto ritardare l’approvazione della legge) è un forte segnale per arginare la pirateria audiovisiva e permette all’Italia di diventare un modello per l’Europa nella lotta a una piaga sociale, economica e culturale. In primo luogo, il provvedimento tutelerà il diritto d’autore a beneficio dell’intero mondo culturale e sportivo. Secondo la Federazione degli editori si tratta di un provvedimento che potenzia gli strumenti di contrasto ai fenomeni di pirateria digitale e introduce nuove procedure operative, intervenendo sul fronte della sensibilizzazione culturale e del corretto inquadramento degli illeciti in materia di diritto d’autore.

Le attività di criminalità informatica, come dimostrano i recenti dossieraggi, incidono sulla vita quotidiana di Paesi e cittadini. Per il presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini, “la misura adottata era necessaria e opportuna perché arriva in una fase delicata delle trattative per l’assegnazione dei diritti televisivi del campionato”. “Provvedimento a tutela di tutto il movimento sportivo”, lo ha giudicato il ceo di Dazn Stefano Azzi, secondo il quale verrà maggiormente tutelato il diritto d’autore e si avranno strumenti più efficaci contro una pratica criminale. “La pirateria è nemica della libertà”, ha commentato il presidente dell’Anica Alessandro Usai. L’approvazione definitiva e unanime della legge in Parlamento (a breve la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) consentirà di aprire un tavolo tecnico tra Agcom e l’agenzia per la cybersicurezza nazionale, al fine di definire i requisiti tecnici e operativi degli strumenti necessari per l’oscuramento in 30 minuti dei cosiddetti “pezzotto e streaming illegali”. Per ora il campo più vulnerabile e sul quale intervenire con tempestività è quello dello sport “in diretta”.

Aggiornato il 28 novembre 2024 alle ore 11:15