L’emendamento del leghista Giorgio Maria Bergesio, che prevedeva la riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro, è stato respinto con 12 voti contro 10. Forza Italia ha votato insieme alle opposizioni. Ai dieci senatori delle opposizioni si sono sggiunti due parlamentari forzisti, Dario Damiani e Claudio Lotito. La maggioranza è stata battuta in Commissione Bilancio al Senato sul Dl fisco.
In mattinata, in un’intervista al Messaggero, il leader forzista Antonio Tajani aveva avvertito gli alleati. “Il taglio del canone Rai noi non lo votiamo”, aveva detto. Precisando: “Non c’è nessuna crisi, nessun caso dentro al Governo”. Il ministro degli Esteri aveva sottolineato: “Venti euro. Sapete quanti sono? Sono poco più di un caffè al mese. Per un caffè al mese dobbiamo dare alla Rai quattrocento milioni di euro dei contribuenti. Sono tanti quattrocento milioni di euro. Con tutti quei soldi è meglio aumentare le pensioni. Sbloccare le liste di attesa della Sanità. Tagliare l’Irpef”.
Da fonti di Palazzo Chigi emerge una nota: “Il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà. L’inciampo della maggioranza sul tema del taglio del canone Rai non giova a nessuno”. Poi arriva il commento della premier Giorgia Meloni. Quelle sul canone Rai “sono schermaglie, non ci vedo nulla di particolarmente serio. Se abbiamo trovato l’accordo per un cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai”, ha poi aggiunto.
Polemico il commento del senatore della Lega Claudio Borghi Aquilini. “Bocciato dalla commissione Bilancio il taglio del canone per tutti gli italiani. Il Governo aveva dato l’ok per il taglio del canone Rai. Uno sconto di 20 euro per 20 milioni di abbonati fra cui milioni di famiglie povere. Purtroppo per Partito democratico, Movimento 5 stelle, Italia viva e Sinistra evidentemente uno sgravio per le famiglie non era utile e in commissione hanno votato contro. Spiace notare che al loro voto si è aggiunto il voto di Forza Italia e l’emendamento è stato respinto per due voti. La Lega – assicura – continuerà a sostenere ogni iniziativa per ridurre le tasse per famiglie e imprese, chi, come la sinistra, a parole dice di voler aiutare i poveri ma al voto la pensa diversamente sia almeno sincero nei confronti dei cittadini”.
Prima del voto, questa mattina, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ospite a Non stop news su Rtl 102.5 aveva commentato: “Stiamo lavorando per ridurre le tasse, il canone è una di queste. Abbassare il costo della televisione pubblica è da sempre un obiettivo del centrodestra. Forza Italia non vuole abbassare il canone Rai? Mi dispiace non per la Lega ma per gli italiani, se quella tassa non sarà tagliata lavoreremo su altri fronti”. La segretaria del Pd Elly Schlein ha rimarcato le divisioni della maggioranza: “Emendamento della Lega bocciato per i voti di Forza Italia, che ha votato contro come le opposizioni. La maggioranza è in frantumi e le divisioni sono evidenti. Sono allo sbando, troppo impegnati a litigare tra loro, a competere anziché governare il Paese. E intanto non si occupano della salute e dei salari, dei problemi concreti degli italiani”.
Aggiornato il 27 novembre 2024 alle ore 16:25