Ma Elon Musk ha detto una bugia?

Caro Presidente della Repubblica, lei ha fatto bene a difendere l’immagine dell’Italia ma Elon Musk ha fatto una affermazione che molti italiani condividono, perché nel 1992, nel nostro Paese, c’è stato un golpe mediatico-giudiziario (noto come Tangentopoli) di cui ancora oggi è impossibile avere una Commissione d’inchiesta. Non a caso oggi gridano lesa maestà alla sovranità popolare proprio quelle forze politiche che di quel golpe post-moderno, senza carri armati ma con la sinergia mediatica tra toghe e stampa, ne hanno tratto beneficio e hanno svenduto le imprese italiane alla finanza anglo-americana. 

Esiste, caro Presidente, un’Italia che con la sua legittima dichiarazione purtroppo non rappresenta, non perché Lei non sia un galantuomo, ma perché non volendo è parte integrante di quell’area politica che oggi con la sua dichiarazione di fatto difende legittimamente.

Bisogna ricordarsi che giudizi negativi sulle nostre istituzioni come la Presidenza del Consiglio in questi anni da parte di leader stranieri sono purtroppo avvenuti molte volte, non solo con Nicolas Sárközy. Vorrei ricordare Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, che disse: “La verità è che negli ultimi vent’anni con Silvio Berlusconi l’Italia ha avuto governi di nessuna credibilità internazionale”; dunque un’offesa al popolo italiano che lo ha voluto, votandolo, più volte premier. Come mai le istituzioni e gli pseudo-democratici del Partito democratico non dissero nulla, ma anzi applaudirono?

Caro Presidente, c’è un’Italia che non si fida e non ha più stima della magistratura (ricordiamoci del Referendum sulla responsabilità dei magistrati poi disatteso), non perché non ci siano galantuomini, ma perché il sistema e il suo funzionamento non garantisce imparzialità, non garantisce responsabilità, visto che i giudici non pagano mai per gli sbagli che commettono (e certamente sbagliare è umano) e questa impunità ne fa una casta, che in parte fa anche politica, e se permette, caro Presidente, questo Lei lo dovrebbe duramente censurare, perché vengono meno alla Carta costituzionale. Certamente non devo ricordare a Lei il caso Palamara, oppure quello che si vuole insabbiare, mediante la scoperta di agenzie investigative o di dirigenti bancari spioni, con quello di istituzioni con la complicità si direbbe di magistrati che hanno deviato per ricattare la politica?

Non sono gli italiani a delegittimare la magistratura, ma è essa stessa a delegittimarsi per come opera, nel penale e nel civile. 

Quali sono gli anticorpi? Io, caro Presidente, ne proporrei uno solo visto che il nostro sistema giudiziario in alcuni casi prevede i giudici popolari. Ecco, per il Consiglio superiore della magistratura vorrei una legge costituzionale che ne preveda la composizione con cittadini estratti a caso con un minimo di caratteristiche come quelle previste per i giudici popolari; questo sì che garantirebbe l’istituzione, i loro appartenenti e i cittadini. Certamente l’agone politico oggi non gli appartiene, ma vedere quello che sta avvenendo al Parlamento europeo dove il Pd tende a rifiutare di votare un italiano come l’onorevole Raffaele Fitto, ex democristiano e persona mite e competente, a vicepresidente della Commissione europea, la dice lunga sul senso di sovranità di certe forze politiche visto che esistono momenti dove la partitocrazia ‒ sia da destra che da sinistra ‒ dovrebbe lasciare il passo al senso dello Stato.

Caro Presidente, certamente il suo monito nei confronti di Musk è legittimo, ma il patron di X ha solo detto che il Re è nudo e se lo vedono all’estero al di là dei quotidiani che a volte sono strabici, lo sanno anche gli italiani che non hanno voce e che, quando gli è stata data la parola con il referendum, sono stati bocciati.

Aggiornato il 16 novembre 2024 alle ore 15:39