Andrea Di Giuseppe, deputato di Fratelli d’Italia eletto all’estero nella circoscrizione nordamericana, ha commentato il servizio televisivo sui patronati – durante il quale lui stesso è stato intervistato – andato in onda l’altra sera su Rai 3 all’interno della trasmissione Lo Stato delle cose, condotta da Massimo Giletti: “Quanto accade a New York nel patronato Inca della Cgil è una vergogna. Fra pratiche gonfiate, soldi richiesti ai nostri connazionali all’estero per svolgere servizi in realtà gratuiti e finanziamenti ricevuti dall’Italia per lavori mai svolti, i patronati avrebbero incassato, per anni e senza motivo, milioni di euro che andrebbero restituiti”.
L’onorevole spiega: “Un anno fa avevo presentato per primo alla Camera un’interpellanza sugli istituti esteri dei sindacati, sulla necessità di maggiori controlli sul loro operato e le moltissime irregolarità rilevate in seguito ad accertamenti. Addirittura, avevo scoperto che un patronato canadese aveva ospitato le primarie del Partito democratico. Tutto questo è inaccettabile. Voglio vedere se la prossima settimana il segretario Cgil Maurizio Landini avrà il coraggio di rispondere all’invito di Massimo Giletti di presentarsi a Lo Stato delle cose per rispondere su quanto mostrato nel servizio andato in onda. I primi indizi che all’estero stesse accadendo qualcosa di irregolare – conclude Di Giuseppe – li scoprii durante la mia campagna elettorale, quando il mio staff mi segnalò una serie di ultracentenari nelle liste dei votanti: dopo un mio controllo personale, risultò che erano deceduti. Questione del voto a parte, se si scoprisse che le pensioni di migliaia di persone morte da anni vengono percepite da ignoti, magari con l’aiuto dei patronati, parleremmo di un danno erariale enorme. Ai tempi sporsi denuncia alla Procura della Repubblica, mi aspetto che presto arrivino i primi risultati delle indagini”.
Aggiornato il 13 novembre 2024 alle ore 12:25