Il Graffio di Trisolino

Ieri 4 novembre sull’Altare della patria e in tutta Italia abbiamo celebrato la festa dell’Unità nazionale italiana e la Giornata delle Forze armate, Forze armate a cui va tutta la nostra ammirazione per il tipo di lavoro che svolgono con il fine concreto di tutelare la nostra pubblica sicurezza.

In mezzo ai tanti festeggiamenti, e unitamente ad essi, voglio fare anche qualche auspicio di cultura liberalpopolare. Voglio auspicare una unità europea all’insegna di politiche comuni sulla sicurezza e sulla difesa, con l’istituzione di un esercito europeo preparato a difendere i confini europei dai terrorismi geopolitici e dalle eventuali aggressioni belliche, che speriamo non accadano mai.

Sicurezza e difesa comuni sui nostri confini europei significano nuovi orizzonti liberali per le nazioni unite dell’Europa.

È giunto il tempo di integrare gli eserciti e le politiche difensive. Le minacce dei fondamentalismi mediorientali e la guerra russa ai danni dell’Ucraina e dell’Occidente libero sono una plastica dimostrazione di quanto siano maturi i tempi per fare dei nostri valorosi militari un comando in forze italeuropeo, con strategie di difesa mediate dal parlamentarismo eurounionale. Il parlamentarismo europeo dovrà prioritariamente essere riformato, già solo per la propria efficace sopravvivenza.
Come? Con più democrazia, e quindi abolendo le unanimità e i veti nelle votazioni per lasciar spazio soltanto a modalità di voto con maggioranze semplici o qualificate.

Aggiornato il 05 novembre 2024 alle ore 12:38