#Albait. Le ciabatte, la democrazia, i Cringe

La geopolitica nasce nel Regno Unito, più di un secolo fa. Muore quasi subito. La tesi dei suoi inventori era che l’antagonista del Regno Unito, potenza marittima, fosse nel centro del potere terricolo: la Moscovia.

I geopolitici, che lo vogliano o meno, sono al servizio dell’ideologia di razza propagandata da Putin.

Chi sono i contemporanei volenterosi carnefici?

Tra questi c’è Marco Rizzo, comunista, sedicente aspirante ministro del governo Meloni. Forse per accreditarsi a destra, loda il generale del Totocalcio che ama i pareggi (la X). Pubblica una foto in un social con un suo compagno e spiega sprezzante “ci piace ancora la gnocc”. Fa parte di un nuovo partito fondato con Alemanno. Destra e sinistra insieme, come vagheggiava Roberto Fiore di Forza Nuova e considerato neofascista. So che non si deve mai dire a un fascista che è fascista. Si ribella. Dirà che il fascismo è finito con Mussolini. Però è fascista, ricorda Mussolini, ama salutare con il braccio teso e ora collabora con il pugno chiuso di Marco Rizzo.

Cosa fanno comunisti e fascisti insieme? Propongono dittature.

Se hanno letto qualche libro, sono hegeliani. A destra, i più raffinati conoscono Evola, simpatico giovanotto est europeo che nei primi decenni del Novecento spiegò che gli ebrei non dovrebbero essere sterminati. Da razza inferiore, devono morire per cause naturali. Come gli armeni, insomma. Basterebbero le marce forzate o la tortura, finanche il massacro o lo stupro.

Anche i mullah, non a caso, sono alleati di questa genìa. Loro spiegano che violentare una donna non musulmana è vietato. Battere o violentare una donna musulmana può essere invece perdonato.

Le promesse della dittatura contemporanea miscelano violenza e promessa d’indolenza e pigrizia del pensiero. Ovviamente, se dovessero abbattere le democrazie, poi ci regalerebbero la guerra permanente tra i diversi totalitarismi.

Nel corso del 1900 le democrazie si sono plasmate per impedire il ritorno dei totalitarismi guerreschi e criminali. Grazie alla pax democratica, la nostra ricchezza si è moltiplicata tante volte. Abbiamo avuto un tale successo che la Cina non democratica ha dovuto copiare noi, per avere lo sviluppo. Ha creato aree di libertà economica. Ma i sudditi cinesi per essere ricchi non devono pensare. Ecco perché in Oriente la formazione deve essere iperspecializzata. Gli esami non prevedono colloqui ma crocette su test a risposta chiusa o, al massimo, semiaperta. D’altronde, in Russia, in Cina, in Iran o a Gaza il pensiero libero provoca incidenti.

La democrazia liberale è anche un’assicurazione contro la possibilità di essere ammazzati per una semplice battuta per strada.

Senza liberismo, Putin, Hamas, Cina, o ayatollah, possono ordinare di ammazzare oppositori e sospetti. Molti utili idioti occidentali assumono che questo sia un modello. In Italia, la sottosegretaria Paola Frassineti ha definito il fascismo “immenso e rosso”. Quella gioia mussoliniana è costata la vita a mezzo milione di italiani. Ventitremila le vittime dei fascisti al servizio dei nazisti tedeschi. Non contiamo le vittime di prima della guerra, ancora avvolte nel mistero, aldilà del solo grave omicidio Matteotti.

Ma il dato interessante è che il fascismo post mussoliniano non è nazionalista. I fascisti italiani già nel 1943 si misero al servizio dei tedeschi. Oggi vedono in Putin l’erede di Hitler. In sostanza, sono sempre a servizio di potenze straniere.

Abbiamo a che fare con fascismo globalista che predica il razzismo e alleato dei comunisti e degli islamisti.

Iran, Hezbollah, Hamas o Isis, Russia e Cina possono contare sulla fattiva collaborazione di tanti Paesi, anche africani e sudamericani. Possono contare sulla bonomia del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, del presidente di turno della Ue Orban e dell’avvocato Francesca Albanese. Organi internazionali a servizio della cordata totalitaria.

Il tutto è sorretto dalla guerra disinformativa o ibrida organizzata da russi, cinesi, iraniani. Costa poco e conta su un altro alleato: Donald Trump. Trump è un farneticatore. Promette che farà agire la Guardia Nazionale contro i nemici interni. Elon Musk, grande innovatore, oggi chiude con i lucchetti la propria posizione. Usa la censura sul suo social e sostiene le panzane trumpiste. Ma ve lo ricordate quando Trump assicurava che bere candeggina avrebbe curato il Covid?

Sul piano sociale, lesbiche e omosessuali, sostengono apertamente i regimi più sanguinari. Femministe che sostengono regimi teocratici? Certo che ci sono. Sostengono il chador culturale. Anche la violenza sessuale raccomandata dai religiosi come “uso tradizionale” o di “resistenza” è diventato legittima. Come siamo arrivati a tanto?

Il divieto di pensiero cinese da noi è rappresentato dalla pigrizia. I Paesi dell’Occidente democratico e liberale sono preda della disinformazione, dei giornali non imparziali, della pubblicità fatta da gruppi finanziari che possiedono fabbriche, distribuzione, banche, assicurazioni, organi di informazione. Ci riempiono da decenni di mezze verità e pretendono che anche i loro clienti pensino poco. La disinformazione o guerra asimmetrica si è inserita in questa furbizia capitalistica. La disinformazione, la Programmazione Neuro Linguistica, servivano per creare monopoli di merci e di pensiero. Oggi sono strumentalizzati dai totalitari per abbattere la democrazia ridotta in pantofole.

Ma i totalitarismi sono fastidiosi e non efficienti. Il leader è unico e spesso scollato dalla realtà. Commette errori, impoverisce tutti.

Questo argomento razionale scuote i pigri democratici in pantofole.

Certo, per loro la Georgia è lontana e può seguire il destino infame che devono sopportare gli ucraini, i bielorussi, i ceceni, i daghestani e anche i moscoviti e pietroburghesi. Le pantofole comandano. Ma per quanto possa essere difficile spiegare che abbattuta una democrazia, quella non torna tanto facilmente, le pantofole emanano paura di perdere la naturale indolenza.

Si entusiasmano quando sentono parlare di Brics. Ma basta spiegare che loro sono Cina, Russia, Iran, Nord Corea, Venezuela, Mali e altri Paesi africani golpisti, rappresentati da Generali veri o acquisiti, che le cose cambiano. Il loro acronimo dovrebbe esser Cringe, non Brics.

Le genti delle nostre democrazie, attanagliate da pigrizia intellettuale pantofolara, si associano ai fascio-comunisti e agli islamisti in una sorta di globalizzazione della pigrizia, o dell’idiozia globale.

Va dato atto a Trump di aver capito questo aspetto. Ha capito che promettere zero pensieri funziona. Le dichiarazioni sue e dei suoi sostenitori, totalmente allineate alle urla belluine ma ordinate dei neonazisti americani, sono applaudite dai latinos e anche dai neri che sostengono il disegno razzista e violento del Make America Great Again. Eppure, se il totalitarismo vincesse, tutto il resto crollerà dopo, a cominciare dalle pantofole al potere.

Noi antitotalitari siamo lo splendido vivere in un mondo di pigri. Poi guardiamo in basso e scopriamo che anche noi siamo in ciabatte. Cominciamo col mettere le scarpe e uscire. È urgente.

Aggiornato il 01 novembre 2024 alle ore 10:25