Corte costituzionale, Foti: “La maggioranza ha diritto di proporre un nome”

Tommaso Foti non accetta le tattiche dilatorie dell’opposizione. Anche perché, dopo l’ottava fumata nera in 11 mesi, il Parlamento non è ancora riuscito a eleggere il giudice costituzionale. Per queste ragioni riflette sulla mancata elezione di Francesco Saverio Marini alla Consulta. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, intervistato dal Corriere della Sera rivendica il primato della maggioranza. “Qui – afferma – non si rappresentano le aree, qui si presentano dei curricula. All’interno di quei curricula è corretto che la maggioranza faccia una sua proposta. Il diritto di proposta lo abbiamo ancora o lo deve decidere l’opposizione? Detto questo non c’è alcun conflitto di interessi. Oltretutto non mi pare che in passato si siano poste delle criticità su profili come quello dell’esimio professor Augusto Barbera, parlamentare per diverse legislature e ministro, o su quello dell’esimio professore Giuliano Amato, che è stato anche presidente del Consiglio”.

Foti nega che ci fosse l’intenzione di fare un blitz: “Ma quale blitz? Hanno visto troppi film dell’orrore. Hanno visto troppi gialli e gli è mancato qualche frammento. È lo spirito della Costituzione a bloccare la Consulta? Nel passato Francesco Cossiga avvertì il Parlamento che se non avesse eletto i giudici costituzionali avrebbe sciolto il Parlamento. Lo stesso presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia del Ventaglio ha detto chiaramente di eleggere subito il giudice mancante”. Adesso “qui non è un problema di strategie, il problema è che i presidenti di Camera e Senato devono necessariamente con una certa periodicità chiedere al Parlamento di porre fine a un vulnus. Inoltre a dicembre ne scadranno altri tre”. Poi, ai microfoni di Rai Radio 1, ospite di Un giorno da pecora, rivela: “Mentre ero a cena in un ristorante ieri, un deputato del Pd si è avvicinato al mio tavolo per dirmi che gli dispiaceva non aver potuto votare perché avrebbe voluto votare Marini. Non farò il suo nome per nessun motivo ma evidentemente anche nel Pd c’è gente che ragiona: se devi eleggere una persona competente non dovresti preoccuparti di chi l’ha proposto”.

Aggiornato il 09 ottobre 2024 alle ore 17:41