Bonino: “Fitto buon commissario, spero che il Pd lo voti”

“A questo punto, dubito che la maggioranza che ha dato via libera alla Commissione europea boccerà un singolo commissario”. Lo spiega l’ex ministra ed ex commissaria Ue Emma Bonino in un’intervista al Corriere della Sera, in cui si augura che il Pd possa votare il commissario indicato dall’Italia. “Raffaele Fitto – afferma – potrà essere un buon commissario se si emancipa dalle derive ideologiche dei suoi attuali compagni di viaggio, se sarà attento al suo incarico. Lo spero”, dice Bonino. “E mi auguro che Fitto saprà essere chiaro nel puntualizzare che lui intende servire le istituzioni europee e che risponderà alla presidente Ursula von der Leyen e al Parlamento europeo, non al Governo italiano o alla maggioranza Meloni”. Per la presidente di +Europa, Fitto “dovrà dimostrare di essere adatto al portafoglio che gli verrà affidato”. Secondo l’ex ministra degli Esteri, Fitto “è indicato dal Governo Meloni, che è un Governo fondato su una maggioranza sovranista e populista, imbevuta della propaganda anti Ue di Lega e Fratelli d’Italia, con buona pace di Forza Italia”, commenta. “Fitto però viene da una storia diversa e sull’Europa ha un profilo differente. Se diventerà commissario i problemi arriveranno da sovranisti e populisti del suo schieramento europeo. Sono loro che non hanno votato la presidente von der Leyen, a partire dai leghisti e da Fratelli d’Italia: saranno gli alleati di Fitto in Italia i principali avversari di Fitto in Europa”.

Negli ultimi giorni, diversi big del Partito democratico hanno auspicato il voto dem in favore di Fitto. “Noi del Pd ci siamo sempre augurati che l’Italia abbia il giusto peso che merita un Paese fondatore: su questo tema non abbiamo cambiato idea e non la cambieremo”. Lo ha detto parlando alla stampa a Bruxelles il capo delegazione, Nicola Zingaretti. “Per quel che riguarda il Partito socialista, i socialisti europei svolgono il ruolo che deve svolgere un grande gruppo della sinistra europea, ovvero chiede coerenza con il programma presentato da von der Leyen pochi mesi fa”, ha spiegato Zingaretti. “Il richiamo del Partito socialista riguarda tutto l’equilibrio della commissione, noi giudicheremo Fitto senza pregiudizi”. Anche Giorgio Gori, ex sindaco di Bergamo e neo eurodeputato del Pd è dello stesso avviso. “La delegazione del Pd ha già chiarito di non avere pregiudizi nei confronti di Fitto. Lo ascolteremo nelle commissioni in cui sarà interrogato e valuteremo la coerenza delle sue risposte rispetto al programma europeista di von der Leyen che noi abbiamo votato convintamente insieme alla fiducia alla presidente e i conservatori di Fitto invece no. Tuttavia è pronto a metterlo in pratica? Questo ci interessa”. Il ministro Fitto “che è persona stimabile, ha la possibilità di dimostrare la sua distanza da quella scelta sbagliata”, cioè quella di Giorgia Meloni di non votare Ursula von der Leyen, “e di dare prova della sua adesione ai valori europei”.

Aggiornato il 13 settembre 2024 alle ore 17:05