Fasce verdi, parco auto rinnovato (a spese dei cittadini), blocco del traffico, limitazione all’uso dei riscaldamenti, piste ciclabili, regolamenti assurdi che limitano la concorrenza delle imprese. Sono tutti ammennicoli ideologici che la follia green tira fuori, e che fanno più danni del dissesto idrogeologico. Sì, perché se oggi aziende modello come Audi e Volkswagen sono a un passo dallo stirare le zampette, è anche un po’ colpa di questi fricchettoni vestiti da politici, che ne affondano la produzione a colpi di burocrazia verde. Vista dal punto d’osservazione del cittadino, questa assurdità da figli dei fiori comporterebbe il doversi muovere in una vera e propria giungla metropolitana: avere una parco auto costoso, o in alternativa utilizzare i mezzi pubblici, una bicicletta per andare a lavoro. Avere impianti di riscaldamento costosi, una casa ecosostenibile, uno spazio adeguato per poter effettuare la raccolta differenziata e un acquisto “responsabile” di prodotti che, guarda caso, sono anche onerosi perché gravati da costi di produzione più alti.
Poi invece, quando si tratta di adottare un provvedimento facile facile come il potenziamento dello smart working per i lavoratori che hanno attività cosiddette smartabili, gli ecologisti evaporano perché anche loro “tengono famiglia”, e le lobby dei palazzinari e dei commercianti premono. E così, il perfetto uomo green, deve mettersi nel traffico green, sprecare tempo e risorse green, andare in un palazzone green e fare ciò che potrebbe fare anche da casa sua o da dove vuole. Magari, anche dal Sud, contribuendo a ripopolare zone dimenticate per mancanza di occasioni lavorative. Però, farà queste azioni anacronistiche rigorosamente dotato di borraccia ecosostenibile, perché l’uso della plastica è volgare. Per un attimo, e cioè sotto pandemia, sembravamo aver capito che i tempi erano cambiati. Oggi, la rivoluzione del silenzio su questo tema ha realizzato pienamente una controriforma. E l’uomo green ha accettato anche questo in maniera acritica.
Aggiornato il 09 settembre 2024 alle ore 11:07