Stellantis, l’ignominia nazionale

I dati sulla produzione sono “sconcertanti”. L’azienda automobilistica italo-francese è “l’ignominia nazionale” secondo Carlo Calenda, che intervenendo alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia ha parlato della gestione e dei risultati raggiunti dalla casa produttrice. “Dopo quello che è stato fatto e che gli è stato dato, ogni giorno escono numeri sulla produzione che sono sconcertanti. Basti pensare alla Maserati: prima che la prendesse Ferrari aveva i cani dentro gli impianti di Modena. È stata presa ed è stata rilanciata, venendo portata in America”, ha aggiunto il leader di Azione. Il famoso brand emiliano “praticamente non c’è più, i centri di ricerca sono tutti in Francia, i fornitori saranno sostituiti con fornitori che sono fuori dall’Italia. Questa battaglia non può essere lasciata a Giorgia Meloni, deve essere una grande battaglia nazionale”, ha spiegato Calenda.

E la sequela di imbarazzi che sta collezionando il colosso franco-italiano, soprattutto nei riguardi dei nostri operai, è stata “arricchita” dai cinque giorni di cassa integrazione previsti a settembre per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco. Un pessimo “bentornato” dalle ferie, e le cose non vanno meglio né ad Atessa né a Mirafiori. “Chi se ne frega se si sono comprati Repubblica”, ha aggiunto il leader di Azione a Reggio Emilia. E ancora: “Non possono essersi comprati il silenzio della sinistra italiana comprandosi Repubblica, perché questa roba è immorale ingiusta”. Nel frattempo, la parolaElkann” non esce fuori “neanche sotto il torchio”, specifica Calenda. E invece bisogna dirlo.

Aggiornato il 29 agosto 2024 alle ore 09:08