“In autunno vedremo i primi risultati di questo piano per la riduzione delle liste di attesa”. Parola del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che in un’intervista al Messaggero – dopo la conversione del decreto sulle liste d’attesa in legge – osserva: “Nella prossima Finanziaria chiederò che vengano previsti più fondi per la sanità”. A seguire, il ministro illustra la valenza del provvedimento: “In Italia non c’è mai stata una piattaforma nazionale, non si sono mai avuti tempi certi per eseguire una visita o un esame”.
Un altro capitolo trattato, poi, riguarda l’estensione degli orari di studi medici e laboratori, che per Orazio Schillaci saranno operativi pure nelle ore serali e nei weekend: “Speriamo che, avendo aumentato i compensi per tutte le ore di straordinario degli operatori sanitari che accetteranno di lavorare di più, l’adesione sia massiccia in modo, appunto, da potere incrementare le prestazioni e abbattere le liste di attesa”.
È indubbio, però, che sussista un problema legato al personale. Schillaci, a tal proposito, indica: “Noi però dal 2025 avremo un nuovo calcolo del fabbisogno e speriamo di potere superare il tetto di spesa e di potere assumere più medici, più infermieri, più operatori sanitari”. Tra le altre cose, per individuare infermieri dall’estero, “si guarda all’India, ma anche al Sud America. Il vantaggio dell’India è che c’è un bacino molto grande dove ci sono molti infermieri. Proprio in questi giorni abbiamo ripreso i contatti con l'ambasciata”.
Infine, assicura che le risorse ci sono: “Penso, ad esempio, a quelle per la flat tax al 15 per cento e quindi per pagare di più gli straordinari a medici, infermieri e operatori sanitari di cui abbiamo parlato. Questo provvedimento non può essere lasciato da solo e stiamo lavorando per avere risorse in più per il fondo sanitario nella prossima finanziaria”.
Aggiornato il 25 luglio 2024 alle ore 15:34