Siamo in estate

Sarà che l’aria “vacanziera” porta spesso con sé momenti di leggerezza mentale che scaturiscono poi in gesti e comportamenti anomali che vengono giustificati proprio perché “siamo in estate”.

Lui è nato nel 1976 a Cecina in provincia di Livorno ed in questo collegio è stato eletto al Senato nel gruppo della Lega: si chiama Manfredi Potenti.
Il “siamo in estate” vale anche per lui perché lo scorso 11 luglio al senatore Potenti è venuto in mente di presentare un ddl: “Disposizioni per la tutela della lingua italiana, rispetto alle differenze di genere”.
In sintesi, al Potenti stanno poco simpatici (per usare un eufemismo) termini quali sindaca, assessora, ministra, rettrice, ecc, evidentemente, quando si sente parlare al femminile, il senatore si altera e lo ha voluto far sapere al mondo tutto.

L’articolo 4 del ddl presentato dal senatore prevede anche una multa da 1.000 a 5.000 euro per i trasgressori (a voi il femminile del termine).

L’obiettivo è quello di “preservare l’integrità della lingua italiana ed in particolare, evitare l’impropria modificazione dei titoli pubblici dai tentativi simbolici di adattarne la loro definizione alle diverse sensibilità del tempo”.
Altro che “siamo in estate”!

La Lega che, almeno verso questi colpi di calore, è molto attenta ha immediatamente fatto sapere che “la proposta di legge del senatore Manfredi Potenti è un’iniziativa del tutto personale. I vertici del partito, a partire dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, non condividono quanto riportato nel ddl Potenti il cui testo non rispecchia in alcun modo ‒ conclude la nota emessa dal partito ‒ la linea della Lega che ne ha già chiesto il ritiro immediato”.
E al povero Manfredi Potenti non resta che il colpo di sole che lo ha scosso.

Aggiornato il 23 luglio 2024 alle ore 12:55