Aveva 86 anni. È morto Publio Fiori, una vita dedicata alla politica, da consigliere comunale a Roma fino alla Camera dei deputati. L’inizio della Democrazia cristiana e poi l’approdo ad Alleanza nazionale. Nell’Esecutivo di centrodestra fu ministro dei Trasporti, ma ricoprì anche la carica di sottosegretario. Nel 1977 rimase ferito in un agguato delle Brigate rosse.
Tanti i messaggi di cordoglio. Alfredo Antoniozzi, di Fratelli d’Italia, dice: “Per me è stato un secondo padre politico, io guidavo la sua macchina a 18 anni, la Mini minor… da lui ho avuto grandi insegnamenti che porto nel cuore. Era considerato scomodo nella Dc, forse per la sua battaglia quotidiana per il rinnovamento, la moralizzazione che non sempre era guardata con simpatia da molti esponenti dell’epoca”.
Così invece Maurizio Lupi, leader di Noi moderati: “È stato un politico appassionato e di grande visione; già a metà degli anni Novanta seppe anticipare i tempi e, dal centro, prese parte da protagonista alla costruzione di una destra moderata, europea e di Governo, dando un grande contributo alla nascita all'alleanza del centrodestra che, dopo trent’anni, è ancora insieme e governa l’Italia. La sua attività politica, sempre coerente nei valori e attenta ai temi sociali e caratterizzata dal rispetto dell’avversario e dal dialogo, seppe essere determinata nella prospettiva e moderata nell’azione. Un esempio per tutti”.
Chiude Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia: “Parlamentare in numerose legislature, uomo di territorio, protagonista della battaglia politica in tanti contesti, esponente di Governo, fu tra i protagonisti della indimenticabile nascita di Alleanza nazionale. A lungo esponente di primo piano della Democrazia cristiana, capì le ragioni del bipolarismo e fu tra i fautori più convinti della nascita di un centrodestra alternativo alla sinistra. Diede un contributo decisivo alla nascita del nuovo soggetto politico di cui è stato a lungo esponente di primo piano e ministro del primo Governo Berlusconi. Legato anche al territorio – termina – è stato protagonista anche della vicenda politica di Roma e del Lazio, con una capacità di ascolto degli elettori e dei cittadini che l’ha sempre contraddistinto”.
Aggiornato il 17 luglio 2024 alle ore 15:24