L’ennesima virata di Renzi: “Diventare Margherita 2.0 o Terzo polo?”

Matteo Renzi è protagonista dell’ennesima inversione di marcia. Dentro Italia viva, il partito fondato dall’ex rottamatore, si sono aperte riflessioni sul futuro. L’ex premier, dopo aver rotto con il centrosinistra e con Azione di Carlo Calenda, ipotizza l’ennesima virata. Anzi, una vera e propria marcia indietro. Valuta positivamente persino il percorso della segretaria del Pd. Un fatto inedito. Secondo Renzi sono due le possibili strade che attendono Italia viva. “Se non ci sono veti, Italia viva deve decidere cosa fare da grande. Siamo a un bivio: facciamo una Margherita 2.0 alleata con il centrosinistra? Per dirla di nuovo con Alcide De Gasperi: Un centro che guarda a sinistra, perché tutti sanno – Elly Schlein per prima – che senza questo centro la sinistra non vince. Oppure facciamo un tentativo di ricostruire il Terzo polo? Questa è la scelta che Italia viva dovrà fare adesso”. Renzi s’interroga nel corso di un’intervista alla Stampa.

Quanto al fu campo largo, l’ex premier sottolinea: “In Italia chiamarlo Fronte popolare non mi pare il massimo. Però credo che Schlein stia seguendo un percorso intelligente dal suo punto di vista. Ha detto: non metto veti, non accetto veti. E su questo fa fare al Pd un grande passo in avanti”. Secondo Renzi, “il Terzo polo è stata un’ottima idea, distrutta inspiegabilmente da Calenda. Luigi Marattin, Enrico Costa e tanti altri vorrebbero farlo ripartire e io ho già detto che se deve rinascere il Terzo polo, serve un terzo nome rispetto a me o a Calenda. Dirigenti della Fondazione Einaudi hanno proposto le primarie perché la nascita di questa scommessa avvenga nei seggi elettorali e non su X: una strada possibile”. Farà un passo indietro per la nascita del nuovo soggetto? “Non ho un problema personale: aiuterò a scegliere in modo libero e democratico tra l’ipotesi di un nuovo Terzo polo e quella di una nuova Margherita. Intanto, Italia viva raccoglierà le firme per il referendum contro l’Autonomia differenziata. Voteremo però no ai referendum contro il Jobs Act”. Per Renzi, “l’Italia ha un unico interesse: che l’Europa funzioni. E purtroppo Ursula von der Leyen non garantirà questo, anzi”. Poi lancia un affondo a Giorgia Meloni. “Ci racconterà che grazie alle sue doti diplomatiche otterrà una vicepresidenza per Raffaele Fitto. E dunque voterà per Ursula e la venderà come un trionfo. Meloni è una influencer che pensa solo a comunicare”. Alle trattative “si è fatta fuori da sola. Ha preso i voti per contare in Europa e abbiamo visto che a Bruxelles non conta nulla. La responsabile dell’isolamento è solo lei”.

Aggiornato il 03 luglio 2024 alle ore 15:49