Quella sull’autonomia differenziata è “una riforma che va nella giusta direzione, ci sono legittime preoccupazioni nel Sud del Paese che però saranno fugate dall’applicazione degli ordini del giorno proprio a garanzia del Meridione”. Questi, spiega il vicepremier Antonio Tajani “sono stati presentati da Fi e approvati a grande maggioranza. Impegnano il governo ad accendere sempre i riflettori sulle realtà meridionali”. Il ministro degli Esteri, in più, ribadisce che la riforma sull’autonomia non spacca il Paese.
“Noi non siamo contrari a priori a questo provvedimento, abbiamo semplicemente contestato in maniera libera il metodo di approvazione che ha subito una accelerazione nelle ultime settimane e che non ha dato la possibilità a noi deputati di apportare migliorie, così come è accaduto al Senato, sebbene non sia bastato”. Così Francesco Cannizzaro, vicepresidente dei deputati di Forza Italia e coordinatore del partito in Calabria, ospite al Tgcom24.
Che ribadisce: “Al Senato, Forza Italia, grazie al nostro leader Antonio Tajani, ha avuto la possibilità di apportare modifiche e speravamo che alla Camera potesse accadere altrettanto. Come deputati della Calabria – va avanti – in linea con il pensiero del Governatore della nostra Regione, Roberto Occhiuto, che da presidente di Regione è giustamente preoccupato per i risvolti che questo provvedimento potrebbe avere sul suo territorio, abbiamo volutamente disertato l’Aula per il voto dell’autonomia. Ma questo non significa assolutamente che ci sia una fronda in Forza Italia. E lo abbiamo dimostrato alle ultime elezioni”. Infine, conclude: “Nonostante la pesantissima perdita del presidente Berlusconi, Antonio Tajani, in appena un anno, ha dimostrato di sapere unire il partito, mantenendo, anzi, ampliando l’elettorato, rilanciando Forza Italia. E con lui continueremo a lavorare per portare il partito al 20 per cento. Il nostro è un partito liberale, forse il più liberale d'Europa, all’interno del quale c’è un dibattito dove chi ha una visione diversa esprime la sua opinione. Noi deputati della Calabria con la nostra decisione abbiamo voluto contestare in maniera esplicita, determinata, civile, la mancata opportunità di approfondire il provvedimento”.
Aggiornato il 20 giugno 2024 alle ore 16:21