Il Graffio di Trisolino

L’Europa è chiara: i popoli europei li vogliono classici, e non ultraprogressisti, i liberali. Li vogliono pragmatici, scegliendo l’innovazione ove non tolga la tradizione. L’Europa, però, è così chiara come pure complessivamente divisa in due grandi poli: il centrodestra senza dubbio vincitore con il Partito Popolare Europeo, e il centrosinistra che con il Partito Socialista Europeo ha la sua buona fetta di rappresentanza.

Stando così le cose, si dovrà garantire stabilità e governabilità, a maggior ragione in questi periodi di rischi bellici globali, di cambiamenti climatici, di insicurezze socio-economiche, di opportunità tecnologiche da non tradire negli investimenti infrastrutturali.

Al contempo, il Partito Popolare Europeo dovrà necessariamente organizzare programmi e obiettivi comuni insieme al partito dei Conservatori e Riformisti (Ecr), che si è sin dalla campagna elettorale dichiarato disponibile a governare con lo stesso Ppe in Europa.

Insieme alla stabilità della governance, però, per aderire alle aspettative popolari reali, occorrerà rendere più forte l’Unione europea nei rapporti con i continenti terzi, e più democratica la vita delle istituzioni nella vita dei cittadini.

Aggiornato il 11 giugno 2024 alle ore 15:25