Un Governo uscito rafforzato dalle Europee. Poi ha fatto capire che non starà mai con Emmanuel Macron e i socialisti. Inoltre, su Umberto Bossi – quest’ultimo aveva annunciato che avrebbe votato un candidato di Forza Italia – ha detto: “Non voglio male a nessuno”. Ma, allo stesso tempo, ha annunciato: “Sicuramente dovrò ascoltare i militanti”. È stato un Matteo Salvini a tutto campo. E da via Bellerio, a Milano, ha indicato: “Il nostro movimento politico cresce nonostante il suo fondatore ha annunciato che avrebbe votato per un altro partito, una cosa curiosa. Manca di rispetto non al segretario in carica ma un’intera comunità”. Il vicepremier, dal suo punto di vista ha anche sottolineato: “Quello che spero possa cambiare è la politica europea. Spero nel centrodestra anche in Europa. Mercoledì sarò a Bruxelles”. Un giorno, quest’ultimo, in cui il ministro dei Trasporti incontrerà Marine Le Pen. “Con lei non c’è solo un’alleanza, ma anche un’amicizia che dura e durerà nel tempo. La Lega non potrà mai allearsi con i socialisti e con Macron”.
Ancora Salvini: “La Lega è sopra il risultato delle Politiche: superati i 2 milioni di voti. Roberto Vannacci, contestato e vituperato da mezzo mondo, ha preso da solo mezzo milione di voti col record nel Nord-Ovest. Quando ho candidato Vannacci, dicevano che ero un fesso e che la base si sarebbe rivoltata. Ma questo mezzo milione di voti, che arrivano in buona parte da Lombardia e Veneto, arriva dall’elettorato della Lega e non solo. Io gli ho dato la mia preferenza, ha una visione del mondo in buona parte vicina alla mia”. Tirando le somme “contano le percentuali. Ci svegliamo al 9 per cento ed è una bella giornata di sole”.
Il vicepremier, in più, ha rivelato: “Non ho mai chiesto a Vannacci di prendere la tessera della Lega e lui non me lo ha mai chiesto. Ma abbiamo lavorato benissimo e sono sicuro che lavoreremo benissimo. Non è quello che fa la differenza. Uno può non avere la tessera e votare Lega. Qualcuno può avere la tessera e non votare Lega (ogni riferimento a Bossi non è puramente casuale, ndr)”. Con la postilla: “Uno le preferenze può darle a chi vuole, ma se cambia proprio partito non mi sembra una cosa normalissima”.
Aggiornato il 10 giugno 2024 alle ore 15:55