Tajani: “Draghi alla Commissione è il candidato dei giornali”

Antonio Tajani respinge l’ipotesi di “Mario Draghi alla presidenza della Commissione europea”. Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia sostiene che Draghi “nessuno l’ha candidato. L’hanno candidato i giornali. Io faccio il tifo per il candidato indicato dal Consiglio che sarà sicuramente del Ppe”. Vale a dire, Ursula Von Der Leyen. Intanto, in un’intervista alla Stampa, Tajani replica anche a Matteo Salvini, che lo accusa di governare in Europa con i socialisti. “La nostra strada – ha detto – è segnata da tempo. Noi siamo Forza Italia e siamo il partito popolare europeo, la prima forza politica in Europa, quella che esprimerà il presidente della Commissione, il presidente del Parlamento, la maggioranza dei vertici istituzionali. Le altre forze sono marginali. Possono sì essere alleate, ma non sono la chiave della politica in Europa”. Tajani ha rimarcato: “Sono diventato presidente del Parlamento europeo con una coalizione di popolari, liberali e conservatori e ho sconfitto il candidato dei socialisti senza il voto né di Matteo Salvini né di Marine Le Pen. Come si sconfiggono i socialisti posso spiegarlo io agli altri, non credo di avere bisogno di lezioni da chi non ha sconfitto i socialisti mai in vita sua. Salvini è stato al governo con il Partito democratico e con il Movimento 5 stelle”.

In un’intervista al Messaggero, Tajani ha auspicato che possano arrivare anche voti del centrosinistra per le Europee: “Io ho sempre detto che cerchiamo voti anche al di là dei confini del centrodestra. Anche grazie al nostro europeismo, noi parliamo a tutti gli elettori”. Infine, intervistato dal Qn, il ministro degli Esteri ha chiuso all’ipotesi di un rimpasto di Governo se Forza Italia avrà un buon risultato alle Europee: “No, questo lo escludo. Credo sia un grave errore leggere le elezioni europee come un sondaggio sulla politica italiana”. Tajani si è chiamato anche fuori dalla partita per la presidenza della Commissione europea: “Mi fa piacere che ci sia chi riconosce soprattutto l’impegno e la conoscenza dell’Europa che ho maturato, ma ho un impegno con gli elettori italiani come ministro degli Esteri e intendo onorarlo fino al 2027”.

Aggiornato il 06 giugno 2024 alle ore 08:48