“I dati segnano solo risultati positivi a livello internazionale”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine di un convegno sulle politiche agricole in Europa a Battipaglia. Alle Europee, secondo il plenipotenziario di Fratelli d’Italia, arriverà “il miglior risultato possibile. Ogni elezione è un giudizio. Finora la prova dei fatti dimostra che gli italiani hanno grande consapevolezza dell’impegno che Giorgia Meloni sta mettendo nel riportare ad una centralità politica l’Italia sul quadro mondiale ma anche ad attenzionare i problemi degli italiani”. Per Lollobrigida, “è oggettivo, non ce lo riconosciamo da soli, è riconosciuto dalla stampa mondiale anche quella più ostile alla destra, ci viene riconosciuto dalle categorie e dai numeri. Oggi non si parla più di alcuni parametri che invece erano indicativi degli ultimi 15 anni della tenuta di un Governo: immaginate lo spread che è al livello più basso degli ultimi 30 anni, abbiamo avuto risultati sulla borsa che è ai massimi. Ci avevano detto che abolire il reddito di cittadinanza avrebbe creato grandi contrasti sociali; invece, ha creato 500mila nuovi posti di lavoro perché le persone sono tornate a capire che devono sostenere, quando possono, con il loro lavoro, la nostra nazione”.
Lollobrigida ha detto che grazie a “Giorgia Meloni, i leader europei, il 21 marzo, sono tornati a parlare di agricoltura”. Un confronto strategico “per il rafforzamento di un’Europa che deve tornare alla sua origine, che era quella di garantire prosperità ai popoli europei e non regole tanto rigide da non renderli competitivi rispetto a un mercato globale in cui i nostri agricoltori, imprenditori agricoli, pescatori devono lavorare, rispettando regole, pagando tasse molto importanti che servono a garantire l’equilibrio sociale, e non riescono a competere con importazioni da Paesi in cui queste regole non vengono rispettate”. Parlando degli agricoltori italiani, Lollobrigida ha detto che “restano i primi ambientalisti del territorio”. Secondo il ministro occorre “efficientare il modello agricolo perché sia in grado di garantire una sostenibilità ambientale sempre connessa alla sostenibilità di reddito, che deve essere garantita agli agricoltori perché possano continuare a svolgere quella funzione preziosa che è di fornirci buon cibo, ma anche la manutenzione del territorio. Dove non c’è agricoltura non c’è tenuta dell’ambiente”.
Aggiornato il 04 giugno 2024 alle ore 17:31