#Albait. Il Papa e la prevalenza del “cretino”

Papa Francesco si è lanciato, con tono pacato, in un’altra invettiva contro l’individualismo. Il Papa ha sicuramente sbagliato, forse inavvertitamente. L’individualismo è la base della fede. Le religioni, tutte, nascono dal desiderio di autoconservazione. La fede nasce quando l’uomo cerca certezze e la possibilità di non dover sottostare a violenze morali e materiali. La fede nasce quando l’uomo diventa persona e chiede integrità e salvezza. C’è una forma di egoismo che crede alla sopraffazione: l’egoismo “cretino”. Perché è cretino? Perché il violento e il sopraffattore minano la propria vita ogni volta che prendono la strada del dominio coatto. Chi subisce violenza, ma anche i testimoni, si allontanano immediatamente dal violento. Anche la vittima può restare isolata, è vero. A meno che, ovviamente, non abbia la solidarietà delle persone consce che dalla salvezza di ogni vittima nasce la garanzia della loro vita serena.

La vita di ognuno di noi è infatti una trama di relazioni fittissima. Quei fili, tessuti pazientemente grazie all’amicizia e all’interesse, sono vere e proprie ragnatele, con la stessa consistenza. La delicatezza, contrassegnata da regole intangibili, quali sono le norme sociali, consente di reggere intere vite, su quella sottilissima rete di fili quasi invisibili. L’atto violento, rovina quel tessuto impalpabile e distrugge le relazioni sociali. Il boss mafioso è l’esempio tipico di errore dell’egoismo cretino. Il boss mai potrà davvero fidarsi di qualcuno. È fatalmente obbligato a considerarsi circondato da nemici, perché le azioni violente che ha commesso restano come un convitato di pietra a stabilire che lui è pericoloso. Le sue relazioni sociali sono basate su transazioni immediate e molto rischiose. E questo è il motivo per il quale non siamo tutti mafiosi, al di là delle leggi. La vita del mafioso è solitaria e nascosta. Non può godersi né potere né ricchezza. Il boss potrebbe essere ucciso in qualsiasi momento, anche e soprattutto da un sedicente amico.

L’individualista non può essere mafioso né violento. Persegue la felicità propria e degli altri, perché sa che lui e gli altri sono legati emotivamente e professionalmente. Ognuno sa fare qualcosa di unico ed è utile agli altri proprio per questo. L’individualista non ha certezza di felicità ma sa che potrà sperimentarla, grazie al nostro amore per noi stessi e anche per gli altri. Perché amiamo gli altri? Perché senza gli altri, saremmo affamati, nudi, senza tv, senza treni, aerei, macchine e soprattutto, oggi, senza computer e cellulari. Quando qualcuno tuona contro l’individualismo, dobbiamo alzare le antenne.

Il collettivismo impedisce la libertà. Non possiamo decidere niente da soli, in un sistema collettivistico. La guida suprema decide tutto. Non possiamo scegliere di essere impiegati del catasto o inventori, perché ogni cosa deve obbedire alla ferrea logica del “sistema”. In un mondo individualista il futuro lo decidiamo noi e il “sistema” non c’è. Se decidessimo, e qualcuno provasse a impedirci di fare il giro del mondo su un solo piede, lo prenderemmo per matto e risponderemmo: “Faccio quello che voglio, sono libero”. La teoria che l’individualismo sia la madre delle guerre è falsa.

Il senso della sola collettività anima i “martiri”. La ragione è che l’annullamento del sé conduce all’indifferenza nei confronti della vita. Il terrorista non è individualista. Lui o lei non esistono. Il sacrificio diventa possibile perché l’individuo è annullato dalla causa “superiore” del collettivo. Il capo di una massa ha tutto l’interesse a spiegare che gli individui devono morire, perché il fine ultimo è la vittoria della fede collettiva.

Caro Papa Francesco, sappiamo bene che non hai nulla a che spartire con Khamenei o Putin, ma abbi la pazienza di spiegare meglio che i malefici sono del collettivismo, che anima il terrorismo, la guerra totale al “diverso”, la distruzione della libertà di pensiero. Questo concetto Papa Giovanni Paolo II lo aveva ben definito. Lui aveva vissuto sotto il dominio del collettivismo.

Lo dico da persona costretta a pentirsi. Da ragazzo ho manifestato per la “pace” a favore del Nicaragua e dei sandinisti. Dopo tanti anni da quelle entusiastiche manifestazioni, devo constatare che i sandinisti hanno stretto un accordo di ferro con il vescovo del Nicaragua. Gestiscono un regime feroce, impediscono alle donne il diritto a disporre del proprio corpo. L’aborto lì è stato abolito in qualsiasi forma e una donna con gravidanza extrauterina è condannata a morte. Una donna violentata è costretta a far nascere il figlio del violentatore. Ricordo invece che Papa Wojtyla garantì una dispensa alle suore violentate durante le guerre serbo-bosniache.

La critica all’individualismo appartiene anche a molte centinaia di ragazzi di destra e di sinistra che occupano i prati e le corti delle università per sostenere Hamas. Il loro sostegno implica la negazione della dignità umana delle vittime di Hamas, anche palestinesi. Questi ragazzi sono cresciuti in scuole e università che incensano la “classe” contro l’individuo. Ma il collettivismo riduce le persone a “massa”. Le violenze del 7 ottobre 2023 in Israele contro donne e uomini sono stati perpetrate contro persone. La propaganda palestinese le trasforma in “azioni contro Israele”, ed elimina le persone. Il crimine diviene lecito perché commesso dal “popolo” palestinese. Un’aberrazione che mi impedirà in futuro di partecipare alle manifestazioni organizzate in favore della donna da chi manifesta a favore di Hamas.

L’egoismo cretino e il collettivismo sono alleati ferrei. L’egoista cretino si affida più facilmente al collettivo, che sia massa o mafia poco importa, perché pensa che la sua vita personale, da sola, sia inutile e insignificante. Il Papa deve invece spiegare cristianamente che ogni vita, individualmente, è importante. Ogni vita è bella da vivere se ognuno riconosce se stesso e gli altri, per costruire quella fitta trama di rapporti che è la società. Contro la prevalenza del cretino collettivista.

Aggiornato il 20 maggio 2024 alle ore 10:59