La commissione Finanze dà il via libera all’emendamento del Governo sul decreto Superbonus. Da segnalare il voto favorevole di Italia viva e l’astensione di Forza Italia. Ok, quindi, alla norma “spalma-crediti” che diluisce in 10 anni i crediti del 110 per cento. La retroattività nell’emendamento sul Superbonus, secondo Antonio Tajani, ministro degli Esteri, “è una violazione di un principio giuridico base del diritto italiano. È un principio sbagliato e se gli altri partiti della maggioranza intendono difendere questo principio, noi non siamo d’accordo ma non c’è nessuno scontro nella maggioranza, noi siamo coerenti sulla nostra posizione e sui nostri valori non intendiamo cedere”. Queste le parole del vicepremier a Radio24, poi aggiunge: “Noi abbiamo fatto una battaglia di principio, abbiamo detto che in Italia non si possono approvare norme con effetto retroattivo. Questo non ha nulla a che vedere con la nostra volontà di modificare le storture del Superbonus o che non siamo d'accordo sull’azione per risanare i conti”.
Giulio Terzi di Sant’Agata (Fratelli d’Italia), presidente della commissione Politiche dell’Unione europea, osserva: “Via libera in quarta Commissione alle misure contro il Superbonus, una forma di sussidio che ha lasciato in eredità al nostro Paese uno sconsiderato buco nero da pagare, un mutuo sulle spalle di tutti noi che ogni mese lievita e che è ora oltre i 140 miliardi. Il Governo Meloni, con serietà e autorevolezza, ha finalmente messo ordine – continua – in una disciplina che ha caratterizzato una parentesi demagogica e populista della politica italiana. Fortunatamente, oggi definitivamente archiviata. Altro discorso è quello relativo alla direttiva europea sulle case green, che sarà affrontato nella prossima legge di delegazione europea. Le opposizioni cercano di confondere i due piani, ma è evidente che si tratta di due misure completamente diverse. Il Superbonus è stata una misura inutile che ha alzato follemente i costi di costruzione, permesso di ristrutturare persino ville, residenze estive e castelli. La direttiva Ue ha sicuramente delle criticità da sciogliere, ma avremo di esaminare l'atto con attenzione in Parlamento nei prossimi mesi, anche tenendo conto del nuovo assetto post elezioni europee”.
Infine, Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato e responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega, indica: “La scelta di rinviare la sugar tax viene incontro alle richieste delle associazioni di categoria, che avrebbero subito un danno enorme e ingiusto da una tassa voluta dal governo giallorosso con intenti esclusivamente punitivi. L'interlocuzione continua che personalmente mantengo con i produttori, il lavoro parlamentare portato avanti soprattutto dal capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo e dal senatore Giorgio Bergesio, l’azione in Commissione del presidente Massimo Garavaglia e la sensibilità del ministro Giancarlo Giorgetti hanno consentito di arrivare a questo risultato. È la conferma che per la Lega l’attenzione ai conti pubblici va di pari passo con il giusto sostegno alla crescita e alle attività economiche, che non meritano quelle vessazioni che tanto piacciono a sinistra”.
Aggiornato il 15 maggio 2024 alle ore 13:35