“Può essere consentito sul palco di un concerto sponsorizzato da Comune e sindacati di offendere gravemente il presidente del Consiglio dei ministri? Dal palco del primo maggio a Foggia un rapper ha detto: Spettro del fascismo con quella b...ra di Giorgia Meloni. Il fatto politicamente grave è che quasi tutta la Giunta, sindaco compreso, erano appena scesi dal palco ma nessuno ha sentito il dovere di chiedere scusa”.

A chiederselo è Daria Cascarano, dirigente responsabile provinciale del Dipartimento Sicurezza, legalità e immigrazione di Fratelli d’Italia, che questa mattina ha presentato ai carabinieri di Foggia una denuncia-querela per offesa a un corpo istituzionale dello Stato.

La dirigente di Fratelli d’Italia, da noi raggiunta telefonicamente, ci ha poi inviato il video seguente, girato appena depositata la denuncia. 

Intanto, dalla sua pagina Facebook, il rapper Gennarone ha scritto: “Chiedo pubblicamente scusa e mi sento dissociare chiunque altro da quanto è accaduto ieri. Chiedo scusa innanzitutto alle donne per aver usato un termine sessista, anche se in un contesto in cui il femminismo non c’entrava nulla. Chi mi conosce sa quanto rispetto nutro verso ogni essere vivente. La mia era una esortazione all’antifascismo e voleva essere più una provocazione che un insulto alla presidentessa del Consiglio, che tra l’altro non conosco personalmente. Non volevo offendere assolutamente le donne”.

Resta la gravità dell’accaduto che conferma come, troppo spesso, i concerti del primo maggio, nati per difendere i lavoratori ed i loro diritti, diventino palcoscenico di attacchi violenti e sessisti che nulla hanno a che fare con la democrazia, il lavoro e la libertà di pensiero. Se nel 2024 dobbiamo ancora sopportare queste indecenze, forse gli organizzatori degli eventi del primo maggio dovrebbero porsi ancora molte domande.

Aggiornato il 04 maggio 2024 alle ore 13:11