Giro di vite sui borseggi: il pacchetto sicurezza del Governo

L’aggressione avvenuta nel vagone della metropolitana di Roma ai danni di una donna rom incinta da parte dei suoi protettori è raccapricciante e scoperchia il vaso di Pandora non solo sui reati di borseggio, a cui chi utilizza i mezzi pubblici deve sottostare, ma anche sullo sfruttamento dell’accattonaggio forzato”. Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che aggiunge: “Sono fenomeni gestiti da vere e proprie reti criminali che spesso fanno uso di violenza, abuso o minacce per punire o intimorire la vittima. Quella sulla sicurezza – insiste – è una scelta di campo per il Governo Meloni che ha previsto, con il pacchetto Sicurezza, una stretta importante verso questo tipo di illeciti, per troppo tempo tollerati”.

Nello specifico, spiega Foti, la misura prevede – tra le altre cose – “la possibilità di impedire l’accesso nelle metropolitane e nelle altre aree del trasporto pubblico a chi è già stato denunciato o condannato, pene più severe per chi impiega minori nell’accattonaggio e un regime più articolato per l’esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o sono madri di figli fino a tre anni. Un provvedimento – va avanti – che rappresenta un giro di vite rispetto al passato e un messaggio chiaro a chi pensa di vivere delinquendo”.

Sul tema, sempre per Fdi, interviene anche il senatore Andrea De Priamo: “Con questo intervento si vuol restituire libertà e serenità ai passeggeri del trasporto pubblico locale – precisa – contrastando i borseggiatori e si vuole lanciare un messaggio per far desistere chi è abitualmente dedito al borseggio, limitando anche la possibilità degli sfruttatori di obbligare donne e uomini al borseggio e per non dover più assistere a episodi inaccettabili come la violenza su una donna rom che, a Roma, è stata picchiata solo perché aveva cercato di ribellarsi agli aguzzini che la costringevano a delinquere”.

Aggiornato il 09 aprile 2024 alle ore 15:43