Azione Universitaria: “strumentalizzazione” su alloggi e borse di studio

“Ci dispiace apprendere da alcune liste che è in corso da settimane, per meri scopi elettorali, la diffusione di notizie false sullo stato dell’arte del diritto allo studio nella nostra regione”. Così in una nota Federico Palermo e Giacomo Mollo, rispettivamente presidenti di Azione Universitaria (organizzazione studentesca vicina a Fratelli d’Italia) Roma Tre e Sapienza.

In particolare, scrivono, “le polemiche sollevate riguardano l’assegnazione borse di studio e posti alloggio nonché sul commissariamento dell’Ente. Entrambe le notizie non ci risultano vere. L’Ente, con cui quotidianamente dialoghiamo e ne monitoriamo l’operato a tutela degli studenti, quest’anno – spiegano – ha dimostrato di impegnarsi per garantirci il diritto allo studio. Diversamente dagli anni precedenti per le borse di studio sono stati dichiarati tutti gli idonei vincitori al 9 febbraio 2024 con circa 26 milioni di euro e assegnate 5.653 borse di studio, cifra che si aggiunge agli oltre 152 milioni già impegnati per le circa 30mila borse concesse a fine dicembre 2023 registrando un progressivo aumento delle risorse e della platea degli studenti beneficiari”.

Per il 2024, pertanto, con gli ultimi stanziamenti della Regione Lazio “si arriveranno ad investire somme mai viste negli anni precedenti, allargando la platea di studenti coinvolti fino a 35mila. Questo risultato non è di certo stato raggiunto per una protesta studentesca ma per una precisa volontà degli Enti regionali nell’investire sugli studenti”.

In ultimo, un passaggio sui posti alloggio nelle residenze universitarie. Sul tema, negli ultimi giorni, non manca la bagarre. Palermo e Mollo, dal canto loro, osservano: “Al contrario di quanto sostenuto, rispetto all’anno precedente sono stati assegnati con tre mesi di anticipo, riportando come ultima assegnazione il 17 gennaio 2024. I posti non assegnati riguardano coloro che non hanno accettato l’assegnazione. Apprendiamo infine con grande piacere della volontà di Disco (Ente regionale per il diritto allo studio e la promozione della conoscenza) di procedere ad una ristrutturazione di alcune residenze. La strada è ancora lunga – terminano – ma siamo soddisfatti dei segnali che stanno arrivando. Sarà nostra cura presidiare il diritto allo studio, segnalando ed intervenendo nelle sedi opportune per eventuali disservizi e criticità segnalate dagli studenti”.

Aggiornato il 27 marzo 2024 alle ore 13:35