“A sinistra inseguono giochi di potere”: intervista a Vito Bardi

Concretezza, ma non solo. Vito Bardi, governatore della Basilicata, è il candidato per il centrodestra – confermatissimo – in vista delle imminenti Regionali. Intervistato dall’Opinione, parla di una programmazione da “mettere a terra” e in merito al centrosinistra, che ha sì un proprio competitor – Piero Marrese – il cui nome, però, giunge al termine di altrui passi di lato e marce indietro (il nome di Angelo Chiorazzo non è puramente casuale), Bardi glissa: “Tra pochi giorni finirà la telenovela della sinistra lucana, ma io penso solo alla Basilicata. Non ho tempo per altro”.

Presidente Bardi, a febbraio la riconferma della candidatura da parte del centrodestra. Ora la campagna elettorale, che è al giro di boa. Una precedente legislatura iniziata con la pandemia del Covid e adesso una nuova sfida. Cosa propone, o ripropone, per la Regione Basilicata?

Innanzitutto, spero in condizioni più serene: il Covid, la guerra, la crisi economica, sono stati ostacoli davvero duri da superare, ma ce l’abbiamo fatta. Adesso dobbiamo lavorare per migliorare la sanità, attrarre più investimenti privati in Basilicata e programmare il recupero del gap infrastrutturale. Sono anni importanti, con i soldi del Pnrr e della nuova programmazione da “mettere a terra”. Tanti miliardi sono in arrivo in Basilicata.

Molto si è parlato dell’appoggio che avrà da Azione e Italia viva. Un esperimento – se così vogliamo chiamarlo – maturato a livello locale che – a suo avviso – può rappresentare una buona pratica anche a livello nazionale? Insomma, il campo largo sembra cambiare direzione…

Guardi, io credo che le elezioni locali abbiano una valenza locale. Strumentalizzarle per usarle come clava politica a Roma è sempre un errore, perché la gente vota sul candidato, sul programma, su questioni locali. Sul programma c’è stato un ampliamento della nostra coalizione e sul programma ci troveremo insieme a Italia viva e Azione. Governare significa fare cose concrete, la politologia non interessa ai cittadini.

Le recenti Regionali in Abruzzo, oltre al successo del candidato del centrodestra, Marco Marsilio, hanno mostrato l’exploit di Forza Italia. E, più in generale, un andamento dei voti confluito nell’area moderata. C’è questo sentore anche in Basilicata?

Siamo fiduciosi in un’affermazione di tutto il centrodestra e sicuramente Forza Italia avrà un ruolo molto importante. C’è un’area moderata molto importante in Basilicata che guarda a noi con grande attenzione. E ne siamo molto felici.

In un suo recente post sui social scrive: “La sinistra pensa alle poltrone, noi abbiamo un solo interesse: si chiama Basilicata” in relazione al bando per l’autosufficienza energetica. Di cosa si tratta?

In Basilicata tutte le famiglie potranno avere contributi a fondo perduto per installare impianti che garantiscano l’autosufficienza energetica degli edifici per i prossimi 25 anni. Noi lo abbiamo fatto. Gli altri, a sinistra, inseguono giochi di potere, interessi vari e dinamiche che hanno offeso tutti i lucani, in primis gli elettori lucani di sinistra, ai quali va la mia solidarietà.

In ultimo, una considerazione sugli avversari. La scelta del candidato del centrosinistra è stata una vera e propria telenovela. Adesso Angelo Chiorazzo, dopo un primo passo di lato, ne fa uno indietro e garantisce il sostegno a Piero Marrese. Ai cittadini della Basilicata basterà un “Amaro lucano” per dar digerire tutto questo trambusto, che sembra comunque giocare a vostro favore?

Un “Amaro lucano” va sempre bene, perché è un’eccellenza del nostro territorio. Non parlo di loro, perché l’ultima volta che ho fatto gli auguri al candidato del centrosinistra, poi non me lo sono più ritrovato. Tra pochi giorni finirà la telenovela della sinistra lucana, ma io penso solo alla Basilicata. Non ho tempo per altro.

Aggiornato il 22 marzo 2024 alle ore 10:35