Il Governo – nella seduta dell’11 marzo scorso – ha approvato in via definitiva il decreto legislativo contenente disposizioni volte a riordinare la disciplina del settore dei giochi. Il testo approvato rappresenta un importante quadro normativo che intende regolamentare i giochi pubblici ammessi in Italia, con particolare riguardo a quelli svolti a distanza, o meglio ai giochi che si sviluppano in modo interattivo attraverso una piattaforma su Internet o altri strumenti di comunicazione (telefono o tivù).
Il Governo, dunque, interviene al fine di razionalizzare e aggiornare il sistema dei giochi pubblici sotto più profili, introducendo alcune modifiche rispetto al precedente testo approvato in via provvisoria. Tra le novità l’aumento degli importi dovuti ai concessionari per operare in Italia ai quali è richiesto il pagamento di tre canoni: un canone una tantum che passa dai precedenti 250 mila euro a 7 milioni di euro; un canone annuale pari al 3 per cento dei ricavi netti di ogni concessionario e pari al doppio rispetto alla somma in precedenza prevista; una fee annuale pari allo 0,2 per cento dei ricavi netti dei concessionari per campagne informative e di comunicazione per il contrasto alla ludopatia.
Il decreto, infatti, conferma che l’esercizio e la raccolta a distanza dei giochi pubblici è consentito solo ai titolari di una concessione, di durata non superiore ai 9 anni, rilasciata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli all’esito di gara pubblica e in possesso di specifici requisiti soggettivi, professionali, tecnici, patrimoniali per tutta la durata della concessione stessa. Ma non solo. In un’ottica di contrasto al riciclaggio di denaro il Governo fissa a 100 euro il limite massimo di contanti per i giochi online, con la conseguenza che chi vorrà giocare telematicamente dovrà necessariamente ricorrere a strumenti elettronici di pagamento tracciabili e sicuri. Il decreto, inoltre, promuove la comunicazione e la diffusione di messaggi per fini esclusivamente sociali, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione al gioco sicuro e responsabile e di tutelare i giocatori più vulnerabili. Strettamente connesso a questo è la confermata istituzione della “Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia”, con il duplice compito di monitorare l’andamento di tutte le attività di gioco, incluse quelle illecite e non autorizzate, e di analizzare gli effetti del gioco sulla salute dei giocatori, proponendo al Governo misure per contrastare lo sviluppo del gioco d’azzardo patologico.
Un intervento che intente favorire l’attività dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e il controllo della Guardia di finanza chiamate alla pubblicazione e all’aggiornamento delle liste dei siti di offerta legale di gioco a distanza e delle liste dei siti il cui accesso è inibito. Un passo che, dunque, riviste grande importanza, se si guarda al più esteso e complesso processo di organizzazione dell’intero sistema.
Aggiornato il 13 marzo 2024 alle ore 15:05