Vladimir Vladimirovič Putin, parlando a membri del Governo, parlamentari e dignitari russi, ha affermato, tra l’altro, due cose: 1) che la Federazione Russa è in possesso di armi nucleari in grado di colpire l’Occidente ovunque; 2) che la stessa Federazione Russa non ha intenzione di attaccare nessuno. La prima è una non notizia, la seconda affermazione non è adesso più credibile, in quanto due anni fa, durante le mega esercitazioni in Bielorussia, negò ogni intenzione di invadere l’Ucraina. Quindi l’Occidente deve prevenire, dissuadere e tutelarsi, sgonfiando i pretesti. Gli Stati Uniti d’America ostentano, in taluni settori, una certa tranquillità, fondata sull’ampiezza degli oceani. Fanno male ma tant’è. L’Europa non può farlo. L’Unione europea ha necessità non solo di riarmarsi ma d’integrarsi militarmente, però deve anche porgere una mano ai giovani ucraini e russi, il cui sangue scorre a fiumi. Più che mettere sotto processo i russi i quali, se isolati, storicamente diventano aggressivi (la popolazione prima del Governo), serve adire l’unica istanza internazionale davanti alla quale non hanno ragione di sentirsi sotto processo all’Aia: la Corte permanente di arbitrato.
Aggiornato il 01 marzo 2024 alle ore 12:38