Piantedosi: “Nessun processo sommario alle forze dell’ordine”

“Consentitemi di sottolineare il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto. La gestione dell’ordine pubblico è un impegno quotidiano, delicato e non privo di rischi, svolto con la massima dedizione dalle donne e dagli uomini in divisa”. Queste le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera.

“Respingo fermamente – insiste – ogni tentativo di coinvolgere, nelle polemiche politiche, il lavoro delle Forze di polizia, presidio delle Istituzioni democratiche a cui è rimesso il compito, fondamentale e imprescindibile, di garantire a tutti, in modo imparziale, l’esercizio del diritto di riunione e di manifestazione del pensiero, in piena sicurezza per i manifestanti stessi, gli operatori di polizia, i cittadini e i luoghi interessati”.

Secondo Piantedosi, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, su tutto il territorio nazionale, si è sviluppata “un’ampia e variegata mobilitazione filopalestinese, in molti casi promossa da sodalizi riconducibili all’area antagonista o in cui è stata rilevata una consistente partecipazione di attivisti di tale estrazione. In questo ambito, è stato, inoltre, riscontrato un crescente fermento tra le componenti studentesche di area antagonista”. Per il ministro è venuto a galla “un clima di crescente aggressività nei confronti delle Forze dell’ordine, sia allo scopo di essere attrattiva che di provocare reazioni da parte di chi gestisce l’ordine pubblico, al fine di aumentare il livello di contrapposizione fra la piazza e le Istituzioni”.

Piantedosi, nel suo intervento, sottolinea: “Abbiamo di fronte un periodo caratterizzato da crisi internazionali, problematiche socio-economiche e impegni elettorali che potrà vedere l’accentuarsi dei livelli di conflittualità. Per questo auspico che vi sia da parte di tutte le forze politiche una comune volontà di abbassare i toni”. L’ordine pubblico, continua Piantedosi, “va lasciato fuori da ogni speculazione e le Forze di polizia, sempre sottoposte al controllo democratico, devono essere preservate da pericolosi tentativi di strumentalizzazione. Non dobbiamo dimenticare la capacità delle nostre istituzioni, e di tutte le forze politiche, di attingere a una riserva di saggezza e di equilibrio nell’interesse generale dei cittadini, dimostrata, anche nei momenti più difficili della nostra storia repubblicana, in presenza di forti contrapposizioni ideologiche o di rilevanti tensioni sociali”.

Alla manifestazione di Pisa di venerdì scorso, racconta il ministro, “per garantire l’incolumità degli operatori di polizia, compressi contro l’automezzo collocato alle loro spalle, veniva effettuata una carica di alleggerimento, consentendo al personale di avanzare di qualche metro e di allentare così la pressione dei manifestanti”. Nella ricostruzione di Piantedosi, in precedenza gli agenti tengono la posizione “utilizzando i soli scudi, nonostante i manifestanti continuassero a mettere in atto una pressione con spinte, calci, insulti, sputi e tentativi di sottrarre gli scudi”. In occasione della manifestazione, Matteo Piantedosi fa sapere che “personale della questura ha preso contatti con esponenti del Collettivo universitario e di Spazio Antagonista Newroz, lì presenti, ai quali, senza alcun esito, venivano chieste indicazioni sulle modalità dell’iniziativa per consentirne un regolare svolgimento in condizioni di piena sicurezza. Personale della Digos, una volta partito il corteo, invitava più volte i manifestanti a dare indicazioni sul percorso e a non procedere verso Piazza dei Cavalieri, dove – insiste – non sarebbe stato consentito il transito per evitare il possibile prosieguo verso obiettivi sensibili tra cui Piazza dei Miracoli, per la quale in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica era stata valutata l'interdizione alle manifestazioni. I manifestanti, nonostante ogni tentativo di interlocuzione, hanno rifiutato di fornire indicazioni e si sono mossi in corteo per poi raggiungere uno degli accessi a Piazza dei Cavalieri, dove era stato schierato, a scopo dissuasivo, un contingente del Reparto Mobile della Polizia di Stato”.

Piantedosi, a questo punto, osserva: “Le Forze di polizia hanno intimato ai manifestanti di fermarsi, ribadendo ancora una volta, senza alcun risultato, la richiesta di fornire indicazioni sul percorso. Il corteo continuava, invece, ad avanzare, costringendo il cordone delle Forze di polizia, in un primo momento, a indietreggiare di diversi metri per evitare scontri, fino ad arrivare a contatto con un mezzo posizionato per impedire l’accesso a Piazza dei Cavalieri… una decina di manifestanti superava la barriera, raggiungendo le spalle dello schieramento degli operatori in servizio. Venivano, pertanto, bloccati dal personale delle Forze di polizia e condotti nell’adiacente Piazza dei Cavalieri. Tra questi, una nota esponente antagonista. Atteso il perdurare della forte pressione, sopraggiungeva un secondo contingente dei reparti”. A quel punto c’è la carica di alleggerimento.

Il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, commenta: “Quanto riferito dal ministro Piantedosi conferma la ricostruzione oggettiva degli incidenti di Pisa fatta a caldo dal Viminale. I nuovi elementi aggiunti oggi dimostrano la malafede di quel corteo. Studenti pacifici, anime pure che manifestavano per la Palestina? Niente di tutto questo – dice – altrimenti gli studenti con eccesso di salivazione non si sarebbero scagliati contro il cordone statico di forze dell’ordine, immobile per segnalare che non era possibile oltrepassarlo per raggiungere, come dichiarato al megafono dai manifestanti, il consolato americano. Spiace constatare – conclude – che quel corteo sia stato usato e strumentalizzato come braccio disarmato (per modo di dire) dei movimenti antagonisti, i cui esponenti sono stati individuati e stanati, con tutti i loro precedenti per violenza seriale. Ma la sinistra non li svela né li condanna”.

Aggiornato il 29 febbraio 2024 alle ore 15:56