Orazio Schillaci invoca “una medicina sempre più umana”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, intervenendo all’evento promosso dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), in occasione della Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato. Per Schillaci, “nell’era di una medicina iper-tecnologica, dell’Intelligenza artificiale, è fondamentale tenere alta l’attenzione sulla necessità di mantenere viva una medicina sempre più umana, sulla capacità di prendersi cura dei pazienti con empatia, di ascoltare in fondo i loro bisogni, di non disperdere un fondamento della pratica medica: la comunicazione come tempo di cura”. Secondo Schillaci, “dobbiamo investire su queste abilità che rischiano di essere messe in ombra dalla tecnologia e dalla digitalizzazione. Si tratta di essere moderni, ma proseguendo anche nel solco degli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa e della Dignitas personae come recentemente ci ha ricordato il cardinale Pietro Parolin”.
Schillaci ha detto che “siamo solo all’inizio di un percorso per riorganizzare la nostra sanità pubblica. I prossimi obiettivi sono l’abolizione del tetto di spesa per le assunzioni di personale, l’aumento delle indennità di specificità e la valorizzazione degli specializzandi. Vogliamo restituire attrattività al servizio pubblico, fare in modo che i nostri professionisti restino nelle nostre strutture trovando condizioni economiche, professionali e organizzative, incentivanti”. Schillaci ha sottolineato che “anche in questa sfida so di poter contare sull’appoggio della Fnomceo, sul suo impegno a far riscoprire la bellezza e l’importanza di scegliere questa professione perché se oggi l’universalità, la gratuità e l’equità del Servizio sanitario nazionale sono garantite è grazie a tutto il personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato che oggi celebriamo. Questa è la strada che vogliamo percorrere, insieme”.
Schillaci ha ricordato che “fin dal primo giorno di Governo, abbiamo posto al centro della nostra azione la valorizzazione e la tutela del personale sanitario che è il cuore pulsante del Servizio sanitario nazionale e garantisce ogni giorno la piena attuazione del diritto fondamentale alla salute, così come sancito dalla nostra Costituzione”. “Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a dare i primi segnali attraverso interventi concreti”, ha affermato il ministro ricordando che “in questo anno, le misure che abbiamo adottato in sanità hanno posto al centro il personale sanitario”. Con il decreto Bollette si è intervenuti sull’area dell’emergenza-urgenza “con specifici incentivi e con misure per tutelare la sicurezza degli operatori sanitari e il confronto con le categorie è continuo per migliorare e potenziare gli strumenti a nostra disposizione”.
Aggiornato il 20 febbraio 2024 alle ore 17:09