Mai come oggi c’è bisogno di cultura liberale, mai come oggi c’è bisogno della Scuola di Liberalismo della Fondazione Luigi Einaudi. La prima lezione, sul pensiero economico di Adam Smith, sarà tenuta il 22 febbraio dal professore Lorenzo Infantino; l’ultima, sul sistema politico italiano, il 6 giugno dal professore Sabino Cassese. In mezzo altre tredici lezioni, sempre di giovedì, sempre dalle 18, sempre seguite da un libero confronto tra il relatore e gli iscritti presenti.
Il livello delle docenze è decisamente alto, la scelta dei singoli temi particolarmente calzante sull’attualità. Angelo Panebianco parlerà di “Liberalismo, commercio e geopolitica”, Davide Giacalone del mancato “tramonto dell’Occidente”, Andrea Margelletti della “Tenuta dei sistemi democratici rispetto alla sfida delle dittature”, Francesco Petrelli della “Concezione liberale del diritto penale”, Martina Dlabajova di “Imprese e concorrenza in Europa”, Luigi Marattin di “Concorrenza e liberalizzazioni come strumento per accrescere il benessere collettivo”. Sono solo alcuni dei temi che verranno trattati nel corso delle settimane. Quindici lezioni il cui senso generale è, crediamo, ben riassunto nel titolo che abbiamo voluto dare quest’anno alla Scuola: “Il dubbio, la formazione, il merito”. Si può assistere in presenza, presso l’Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi in via della Conciliazione (numero 10), a Roma o a distanza.
Crediamo sia un servizio utile. Lo è sempre stato, vista la naturale inclinazione di noi italiani ad affidarci a fedi, ideologie e capi piuttosto che a coltivare la conoscenza, a tutelare le libertà personali ed economiche, a sviluppare sia il senso di responsabilità individuale sia lo spirito critico su cui si fonda una società aperta e liberale. Lo è particolarmente in quest’epoca dominata dalle emozioni, dalla superficialità e da vane speranze salvifiche. Un’epoca in cui la propaganda ha subordinato la Politica, rendendola di fatto impotente. Il 24 marzo si celebreranno i 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi. Lo faremo fedeli al suo noto motto “Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare”. È possibile iscriversi alla Scuola di Liberalismo sul sito della Fondazione Luigi Einaudi.
(*) Segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi
Aggiornato il 08 febbraio 2024 alle ore 11:47