Finanziamento e polemiche. Ancora una volta. La commissione Cultura del Comune di Roma, presieduta da Erica Battaglia, dà l’ok al parere positivo alla delibera che porta, in sostanza, 250mila euro di contributi (dal Campidoglio) alla Fondazione Piccolo America, per l’edizione 2024 del Cinema in Piazza. A referto, i voti favorevoli della maggioranza. Tante perplessità, invece, da parte delle opposizioni. Dubbi sollevati anche da una consigliera dem, Antonella Melito, che chiede lumi – da un punto di vista strettamente politico – sul metodo portato avanti dall’Amministrazione.
Miguel Gotor, assessore comunale alla Cultura, illustra la delibera e spiega: “Abbiamo anche inteso valorizzare e potenziare le competenze consolidate e riconosciute, sia con la selezione di specifiche progettualità con avviso pubblico, sia, ed è questo il caso, col sostegno diretto. L’America – va avanti – riveste ormai un ruolo primario nel patrimonio immateriale e culturale della città, per il recupero dello spazio urbano pubblico con ampia aggregazione e partecipazione socioculturale; come esperienza ha carattere di esclusività, unico e innovativo percorso di rigenerazione culturale del tessuto urbano della città”.
Come illustrato, l’edizione 2024 ha in previsione la proiezione gratuita in tre aree: San Cosimato (dal primo giugno al 14 luglio), Cervelletta (dal 6 giugno al 14 luglio), Monte Ciocci (dall’8 giugno al 14 luglio). Il costo totale del progetto è di 600mila euro, con le entrate di 350mila euro da contributi da altri soggetti pubblici e privati e risorse proprie della Fondazione. “Il contributo richiesto a Roma Capitale è di 250mila euro da distribuire sulle tre arene”.
Stefano Erbaggi, consigliere di Fratelli d’Italia in Aula Giulio Cesare, all’Opinione dice: “Una delibera ad hoc e 250mila euro. Altro giro, altro affidamento diretto. È stato riproposto il piano economico dell’anno scorso. Non è stata depositata la rendicontazione del 2023. Potevamo aspettarla prima di discutere questa delibera. Invece niente, qualcuno è andato di corsa. Non mi pare corretto – insiste – si parla tanto di TeleMeloni, ma in questo caso che dovremmo dire? C’è chi sostiene che questo evento sia una cartolina per Roma, ma quanto ci costa questa cartolina? Faccio un esempio: per la voce Gestione ospiti ed incontri con viaggi e alloggi c’è un importo di 130mila euro. È una cifra di mercato o no? Non lo sappiamo. Intanto, ho fatto un sollecito alla Corte dei conti, sulla vicenda dell’anno scorso. Non avevo avuto più aggiornamento. Vediamo che succede”.
Aggiornato il 31 gennaio 2024 alle ore 18:38