“I sindaci sono entusiasti”. Lo dice Francesco Paolo Sisto, a proposito dell’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. “Abbiamo posto fine al Bronx delle intercettazioni”. Lo sottolinea, in un’intervista alla Stampa, il viceministro della Giustizia. Per Sisto con il Ddl Nordio “prende forma come una scultura, lentamente ma inesorabilmente, un cambio di prospettiva: una riforma della giustizia penale che, come Forza Italia ha sempre propugnato, si occupa di garantire i diritti del cittadino alla luce dei principi costituzionali. Un cambio di passo epocale – dice – rispetto al processo penale dell’inquisizione, utile solo se porta ad una condanna”. Quanto all’abolizione dell’abuso d’ufficio afferma: “Un reato inutile e dannoso, che nel 93 per cento dei casi finisce in assoluzioni, proscioglimenti e archiviazioni”. E poi aggiunge: “Abbiamo solo cercato di togliere un ingiustificato freno a mano a sindaci e dirigenti, dando loro più fiducia e fluidità di azione”.
L’opposizione non condivide l’entusiasmo del viceministro della Giustizia. Il deputato dem Andrea Gnassi, in una nota, sostiene che “il Pd, sulla proposta di abrogare l’abuso di ufficio della destra costruisca con i sindaci una riforma organica sulle responsabilità dei sindaci e degli amministratori locali in relazione al ruolo che svolgono. Il Pd sia capace di rispondere alle giuste preoccupazioni degli amministratori. Il tema delle responsabilità dei sindaci va visto senza scalfire l’impunità e la più ampia dimensione del rispetto della legalità; sono temi e principi che devono rimanere anche per chi opera in molti organi e istituzioni del Paese, diverse dai Comuni. Il Pd convochi i suoi amministratori per definire una proposta politica e normativa condivisa per i prossimi passaggi parlamentari. Penso anche che tutte le forze politiche in Parlamento debbano incontrare i sindaci su questo tema a partire dall’Anci”.
Aggiornato il 12 gennaio 2024 alle ore 16:12