Antonio Tajani non pone veti ma non ne accetta sulle Regionali. Lo dice al QN il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia. “C’è ancora tempo per le Regionali, il governatore non si è ancora dimesso. In Emilia-Romagna – aggiunge – vengo per ascoltare, ma sono convinto che ci siano le condizioni per il centrodestra per vincere con un candidato di area moderata, un civico. Basta guardare l’andamento nazionale: si vince al centro”. Rispetto all’ipotesi di far gestire le candidature a Fratelli d’Italia nelle Regioni rosse afferma: “Nessun partito vince da solo. Vince la coalizione, ognuno è indispensabile. Non ho alcun pregiudizio”.
E su una propria candidatura spiega: “Non ho preso alcuna decisione. Prima c’è il congresso di Forza Italia il 23 e il 24 febbraio. Non sono certo preoccupato per le preferenze: ho già fatto il capolista alle Europee. La mia perplessità sulla corsa, piuttosto, è sul fatto che toglierei tempo alla mia attività di Governo”. Con gli altri leader “ne parleremo. E comunque non do consigli né a Matteo Salvini, né a Giorgia Meloni. Il fatto che un leader si candidi per Bruxelles è già successo tante volte. In ogni caso, ricordo che mancano sei mesi alle elezioni. Ora ci sono questioni molto importanti su cui lavorare: dal conflitto in Ucraina a quello in Medio Oriente”.
Tajani è intervenuto anche su Radio anch’io rispondendo ancora a una domanda sulle Europee. “Non ho alcuna esitazione però rifletto sull’azione di Governo, sarebbe giusto candidarsi e impegnarsi in una campagna elettorale rischiando di ridurre l’impegno sul Governo? È una riflessione che dobbiamo fare tutti, la Meloni lo ha detto, anche lei ha questa preoccupazione, riflettiamo con grande serenità. Siamo diversi da Lega e FdI, siamo un partito popolare europeo in Italia e faremo la nostra corsa, valuteremo quale sarà il modo migliore per ottenere il miglior risultato possibile”.
Aggiornato il 11 gennaio 2024 alle ore 16:44