In barba alla magistratura italiana, che indaga sulla Ong Mediterranea Saving Humans – gestita dall’attivista No Global Luca Casarini – ed in particolare sulle attività e gli spostamenti della nave Mare Ionio, stamattina il Papa Re sudamericano, alias Jorge Mario Bergoglio, ha pubblicamente ringraziato l’Ong stessa durante la consueta udienza generale del mercoledì. Presente, nell’Aula Paolo VI, lo stesso Casarini, che è poi stato ammesso al cosiddetto “bacio dell’anello” al Papa al termine dell’udienza.
Queste le raggelanti parole di Bergoglio: “Saluto il gruppo di Mediterranea Saving Humans che è qui presente e che va in mare a salvare i poveretti che fuggono dalla schiavitù dell’Africa. Fanno un bel lavoro questi, salvano tanta gente!”.
Il tutto, come si diceva, nella completa noncuranza dell’inchiesta in atto da parte della procura di Ragusa che ha aperto un fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione del codice della navigazione a carico della Mediterranea e dei suoi organizzatori, Casarini in primis. In particolare, gli indagati (in tutto sei) sono accusati del trasbordo fraudolento, avvenuto in data 11 settembre 2020, di 27 migranti che erano stati salvati dalla nave mercantile Maersk Etienne. Secondo l’accusa formulata dalla procura siciliana quel salvataggio non avvenne per ragioni umanitarie, ma fu uno scambio commerciale tra le due compagnie armatrici, la Maersk e la Idra Shipping, società a capo della Mediterranea. Quest’ultima, secondo le carte della procura, ricevette infatti ben 125mila euro a seguito di quella specifica operazione di salvataggio. Ma i loschissimi affari di Casarini nella Ong Mediterranea non finiscono qui.
Nelle ultime settimane, infatti, due inchieste parallele del quotidiano La Verità e del settimanale Panorama hanno dimostrato, carte alla mano, come fosse regolare l’afflusso di finanziamenti e donazioni da parte della Cei (la Conferenza episcopale italiana, ndr) a favore della Ong Mediterranea. Il flusso di donazioni, sollecitato da diversi vescovi italiani e addirittura, pare, dal presidente stesso della Cei, il bergoglianissimo Cardinale Matteo Zuppi, è al vaglio degli inquirenti, anche a seguito di diverse intercettazioni a carico dello stesso Luca Casarini acquisite dalla medesima procura di Ragusa, territorialmente competente anche in questo caso. In particolare, una delle intercettazioni pubblicate da Panorama getta una luce sinistra sull’uso a fini personali del denaro delle donazioni. In una conversazione telefonica Casarini, destinatario di 6 mila euro al mese di emolumenti da parte della Mediterranea, ammette che “sta roba m’ha permesso di pagare l’affitto di casa e l’assegno di separazione che devo a mia moglie senza essere costretto ad andare a lavorare in un bar”.
Dopo tutto questo, compreso l’imbarazzo personale del Cardinale Zuppi, che già s’immaginava vestito di bianco appena Bergoglio avrà la buona creanza di passare a miglior vita, l’attuale pontefice non ha voluto smentirsi e questa mattina se ne è infischiato sia della magistratura italiana che dell’imbarazzo della Conferenza episcopale italiana, organo che, d’altronde, ha da tempo esautorato da qualsiasi potere decisionale o anche solo del diritto di tribuna nel dibattito generale all’interno della Chiesa. Questo Papa, che ha compiuto 87 anni pochi giorni fa, secondo molti soffre evidentemente di una patologia senile importante. Secondo altri, ha da tempo gettato la maschera per mostrare realmente quello che è: l’uomo chiamato da certi poteri forti a distruggere la Chiesa cattolica. Ai posteri l’ardua sentenza, è però chiaro che il mandato ed il programma – da chiunque provenissero ai tempi del Conclave del 2013 – sono stati ampiamente rispettati.
Aggiornato il 20 dicembre 2023 alle ore 16:40